SERIE C – Di Masi (Pres. Alessandria): “I presidenti hanno perso tutto, non proponibile proposta C d’élite a 20 squadre e 40 semiprofessionistiche”

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foto Alessandria Calcio

Le riflessioni del Presidente dell’Alessandria Luca Di Masi sulla possibilità di riprendere la stagione e lo scenario che si profila in Serie C. Queste le sue parole a La Stampa:

“In questo momento interessano gli aspetti sanitari e ipotizzare una ripresa è follia. Hanno già cancellato il torneo di Wimbledon, che era in calendario a luglio, e c’è qualcuno che farebbe giocare la nostra C? Non scherziamo, al massimo potrà finire la serie A perché ci sono interessi differenti e ingenti questioni economiche. Vedo difficoltà per la B, figuriamoci per noi: il quadro è desolante, nella nostra Lega ci sono 60 presidenti che hanno perso tutto, si trovano con le aziende chiuse e devono pensare alla loro attività e ai loro dipendenti, non certo al calcio. Quando, poi, l’altro giorno, ho sentito parlare i dirigenti della Pergolettese, mi si è stretto il cuore: hanno avuto lutti in società, piangevano, si commuovevano e ascoltavano gli interventi dei colleghi con lo sguardo perso”.

“Stagione finita? È altamente probabile: premesso che non mi piacerebbe disputare partite a porte chiuse, la Serie A prefigura un maxi-ritiro, le trasferte in charter e altri accorgimenti quando le misure restrittive saranno state allentate. Loro possono permetterselo, la C no di certo. E poi, posto per assurdo che si riprenda, cosa accadrebbe se dopo tre giornate alcuni giocatori di una squadra fossero positivi al virus? Meglio stare fermi e chiusi in casa”.

“Mi sono sempre schierato con Gravina, che ha avuto il coraggio di accettare un’eredità onerosa nella Figc: ma dico che la sua proposta di una C d’élite a 20 squadre e una sorta di C2 a 40 non sarà percorribile, semplicemente perché dopo il Coronavirus in C resteranno sì e no una ventina di club e gli altri abbasseranno le serrande. Questa è la percezione reale, meglio non creare false illusioni. Stipendi? Anche qui stiamo aspettando segnali dalle alte sfere. Auspichiamo la cassa integrazione per chi guadagna meno di 50mila euro lordi all’anno, in ogni caso credo sia corretta una normativa per tutte le società”.

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