Si gioca, stagione annullata, assegnare direttamente retrocessioni e promozioni, bloccare le retrocessioni, far disputare Play Off e Play Out, anzi no. Svariate ipotesi su come comportarsi in un momento in cui il campionato è fermo, per via dell’emergenza Coronavirus. In tutto questo la priorità va attribuita ai tifosi, ne è convinto il Presidente del Frosinone Maurizio Stirpe. Questo il suo pensiero ai microfoni di Radio Radio:
“Ci stiamo perdendo in tante discussioni sciocche. C’è chi parla di titoli, di retrocessioni, di giocare a ferragosto o a settembre. Secondo me dobbiamo guardare in faccia la realtà, cioè ricominciare a giocare quando ci saranno le condizioni di sicurezza per tutti, non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i tifosi: senza di loro l’eventi sportivo non avrebbe alcuna ragione d’esistere. Molti presidenti dimenticano che i tifosi sono i veri proprietari del calcio, senza di loro non ci sarebbe l’interesse delle televisioni, degli sponsor, né quell’entusiasmo che spinge i patron a fare investimenti in un settore che è per definizione fallimentare. Non possiamo far stancare i tifosi che in questo momento combattono un’emergenza ben diversa da quella relativa al pallone. La stagione va finita sul campo, ma sono pessimista”.
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