Dopo le parole dei giorni scorsi, al Corriere dello Sport Maurizio Pellegrino torna a soffermarsi sulla proposta concreta formula dal Comitato per l’acquisizione del Calcio Catania:
“Ognuno ha il proprio stile e non voglio polemizzare in un momento in cui considero esaurito il mio compito, a fronte di una risposta, legittima, arrivata dal Catania. Legittima come legittima è stata la nostra proposta, frutto di valutazioni approfondite dei nostri consulenti, che non potevano non considerare i debiti enormi del club. Certo, si poteva fare di meglio sulla modalità dei pagamenti, a rate, ma questo è particolare che poteva e che può essere ancora ridiscusso. Non lo so, davvero se ci sono ancora dei margini. C’è una fase di riflessione e si potrebbe decidere di mollare tutto. Posso soltanto dire che la proposta iniziale doveva essere più sostanziosa, ma che alla luce del periodo emergenziale che il Paese sta vivendo si è deciso di abbassarla: niente incassi, niente abbonamenti, Torre del Grifo bloccato”.
“Oggi si tratterebbe di un investimento a perdere, per chissà quanto tempo ancora. Non il massimo per gli imprenditori che stanno dietro al progetto e che hanno centinaia e in qualche caso migliaia di dipendenti da sostenere già. Con la situazione del Catania, non credo che ci sia molto tempo a disposizione. I rischi di veder sparire la matricola sono tanti e concreti. Diciamo che adesso il futuro non dipende più solo da noi, anche se mi sembra che di alternative a noi non è che ce ne siano. Restiamo in attesa, sperando che il club possa essere salvato. Se da noi meglio ancora. Posso garantire che il risultato sportivo diverrebbe la nostra priorità”.
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