Messaggio pasquale del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci:
“La vinceremo questa sfida. La vinceremo perchè siamo un popolo abituato a tante esperienze. Perchè siamo un popolo forte, noi siciliani. Abbiamo subito 15 dominazioni straniere e non abbiamo mai perso l’orgoglio di essere siciliani. Vinceremo questa sfida perchè siamo abituati alle calamità naturali. Abbiamo conosciuto terremoti, eruzioni, carestie, pestilenze in questa terra impastata di sangue e sudore. La vinceremo questa sfida perchè per noi e con noi lavorano giorno e notte migliaia di persone. Gli operatori della sanità, i medici, gli infermieri, gli operatori del 118, i farmacisti che stanno sempre aperti, pronti a dare un consiglio, un conforto. I ragazzi delle Forze dell’Ordine e Forze Armate, gli uomini della Protezione Civile, i volontari, i 390 sindaci che sono il punto di riferimento delle nostre comunità, subiscono la pressione dei propri cittadini e che devono ogni giorno faticosamente trovare il punto di equilibrio, una soluzione e una parola per tutti. I 9 prefetti che sono la cerniera fra il territorio e lo Stato.
Siamo un popolo che sa, nei momenti necessari, ritrovare il rispetto del rigore, come abbiamo fatto in queste 4-5 settimane restando a casa e sbalordendo tutto il resto d’Italia che invece era convinto che in Sicilia sarebbe andato tutto a catafascio. Siamo convinti che la Pasqua possa rappresentare per tutti noi un momento di riflessione. Momento per rivolgere un pensiero commosso ai nostri conterranei che non ce l’hanno fatta. E perchè siamo convinti che ormai in fondo al tunnel s’intravede una piccola luce. Questo significa che non dobbiamo rassegnarci, dobbiamo ancora fare un sacrificio in più, non dobbiamo stancarci, nè perdere la pazienza e non rovinare tutto quello che abbiamo fatto in questo periodo. Dobbiamo ritrovare le ragioni dell’unità per stare assieme”.
“La Sicilia ha sempre potuto contare su se stessa nella sua plurimillenaria vicenda umana, mai come questa volta dobbiamo innanzitutto contare sulla nostra capacità di saper soffrire per potere guardare al futuro con un minimo di speranza. Sono convinto che presto usciremo da questa triste avventura e anche bene. Avverto per intero il peso di una grande responsabilità in questa terra dove ci sono i miei figli e nipoti, ma anche i vostri. Tanti di voi rinunciano a tante cose, ma questo è il valore di un comunità che sa essere presente a se stessa. E se la Pasqua è la vittoria della vita sulla morte, lo dico a credenti e non, viviamola questa Pasqua perchè può essere l’inizio della fine di una triste vicenda che non ha risparmiato niente e nessuno, ma dalla quale sapremo uscire se tutti resteremo uniti e dimostreremo che il popolo siciliano è un grande popolo. Auguri a tutti”.
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