Luís Airton Oliveira Barroso, in arte Lulù. C’è anche lui nella storia del Catania, tra gli attaccanti che per sempre rimarranno nel cuore e nella mente dei tifosi rossazzurri. In un’intervista rilasciata a contra-ataque.it parla anche dell’esperienza vissuta alle pendici dell’Etna:
“Una cosa da brivido, mai vista così tanta gente nemmeno a Cagliari e Firenze in aeroporto. Volevo giocare praticamente subito, ero emozionatissimo perché sapevo che la gente poteva darmi tanto. Nel Derby contro il Messina feci anche una tripletta. Io sono sempre stato una persona gentile, conta essere uomo soprattutto fuori dal campo. A Catania poi accadde una cosa che mi ferì molto, che ho saputo solo recentemente – e non so se sia vera – nel passaggio da Gaucci a Pulvirenti io avevo accumulato 12 gol e mancavano 7 giornate dalla fine. Venni messo fuori rosa senza fare nulla a nessuno. Siccome c’era questo tipo di contratto basato sui bonus per i gol, di fatto mi fecero fermare a quella cifra”.
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