In risposta alle parole di Maurizio Pellegrino circa la manifestazione d’interesse della cordata promossa dal Comitato, l’Amministratore Delegato del Catania Giuseppe Di Natale è intervneuto ai microfoni di Unica Sport insieme con il Presidente e liquidatore di Finaria Gianluca Astorina. Riportiamo di seguito le parole di entrambi:
GIUSEPPE DI NATALE
“Finaria ha ricevuto questa offerta dal Comitato. Ho sempre riferito dei patti di riservatezza che sono ancora vigenti. Bisogna contestualizzare l’offerta che, dal mio punto di vista, è legittima ma è altrettanto legittimo e valido quanto osserva chi è portato a dovere valutare l’offerta stessa. La proposta contiene entità e modalità di pagamento ma appaiono non congruenti, a nostro avviso, sia con la procedura che con la reale impostazione generale dell’asset. Il Calcio Catania non dimentichiamo che ha una storia, un blasone, dei valori tangibili e intangibili. Questi sono innegabili e mai trascurabili. Ha anche dei debiti, vero, ma mi sento di dire che vanno fatte valutazioni ampie e complesse. Nessuno di noi ha voglia di affidarsi all’estemporaneità e alla superficialità. Siamo stati chiamati a fare un lavoro molto complesso del quale noi stessi non riusciamo ancora a vedere fino in fondo quali possano essere gli esiti. C’è un grande impegno nella speranza di portare a casa il risultato. Non è detto che questo avvenga. Vediamo quale potrà essere l’indirizzo più specifico e corretto. Certamente le ipotesi da tenere sul piatto sono tante, non una sola“.
“Sono stati presentati in vari momenti più documentazioni da parte del Comitato, a volte anche delle integrazioni. Noi in modo lungimirante abbiamo subito puntato a cosa prevedono le norme federali. Queste cose sono state discusse e interpretate e c’è stato un avanzamento. Avanzamento tale da portarci alla firma dei due accordi di riservatezza che hanno consentito all’accesso al data room con una nuova procedura eseguita dai commissari e dal giudice delegato. Produzione delle documentazione non vuol dire che sia stato effettuato il versamento di denaro o una fideiussione. Ci sono state delle referenze di natura bancaria specifiche che hanno certificato la copertura tale da passare ad una fase successiva. Questo discorso vale per qualsiasi soggetto, sono step normalmente da seguire. Cominciando questo scambio di documentazioni fra i consulenti, c’è stata una prima manifestazione che ha portato ad un primo step con un accordo di riservatezza ed uno step successivo per affinare tecnicamente le cose”.
“Non conosco altri centri sportivi come Torre del Grifo o club come il Catania in zona. Non si può trascurare tutto questo nella valorizzazione della società. Quando si osserva un bene per un passaggio di proprietà, chi lo guarda dal punto di vista della vendita lo fa dall’alto. Chi lo guarda dal punto di vista dell’acquisto da una posizione dal basso. Queste due posizioni raggiungono un equilibrio quando la trattativa si conclude. Il valore di mercato è quello attraverso cui si piazza l’affare. In una trattativa si trova un punto d’equilibrio, questo è il concetto di base. Nessuna offerta è da ritenersi offensiva. Le modalità di chiusura dell’affare non sono solo l’incontro sulla cifra ma anche sulle modalità di espressione. Non sono marginali perchè titolano le capacità economiche del potenziale acquirente. Che sia un ulteriore soggetto ancora o chi vorrebbe acquisire il 51%.
“Quanto costa il Catania all’anno? Tutto questo va dentro un piano industriale fatto di centomila sfaccettature che deve tenere anche conto dello sviluppo dell’investimento. Se Pulvirenti vuole vendere? Il concetto di liquidazione ha l’unico obiettivo di vendere tutto quello che si ha, quindi Finaria deve vendere tutti i suoi asset e pagare i debiti. Questa liquidazione diventa ancora più concreta perchè quando si fa un concordato, questa procedura prevede che tutte le azioni fatte dal liquidatore vengano supervisionate dai commissari e da un giudice delegato. E’ una naturale evoluzione tecnica. La procedura dipende da regole statuite dal codice, non ci sono vie diverse”.
Il Coronavirus? Oggi ci stiamo confrontando con una realtà che non conosciamo. Stiamo dibattendo al nostro interno con i consulenti sui tempi per proseguire l’attività gestionale a 360 gradi. Tutto questo è argomento dibattuto in tutti i tribunali e nei ministeri italiani. L’assemblea di Lega di domani? Ci servirà per capire come approcciare a nuove regole. Valuteremo gli umori e le soluzioni di tutti. Diciamo con un pò di orgoglio che il Catania viene visto con un occhio importante da parte degli organismi. C’è un approccio diverso nei nostri confronti, migliore. Abbiamo i nostri interessi ma non possiamo disconoscere quelli degli altri. Stiamo per approcciarci ad un nuovo calcio che rinascerà profondamente modificato dal virus. Speriamo di essere compatti nelle decisioni, che quando sono comuni sono sempre quelle giuste. Noi abbiamo le nostre esigenze e su questo non arretreremo di un millimetro. Il Coronavirus ha minato la nostra struttura sociale. Dovremo confrontarci con nuove tempistiche e norme che ancora non conosciamo. Lo Monaco? E’ il passato. Quando parla lo fa a titolo personale, non in espressione del CdA o del Calcio Catania. In nessun modo può sminuire la nostra figura perchè non parla per noi. Questa società è veramente importante e nessuno faccia scherzi su questo. La posizione espressa da Lo Monaco non è quella espressa dal Calcio Catania “.
“Se si concretizzerà la vendita del Catania? Mi piacerebbe dare certezze ai tifosi, io non sono un vigliacco e un bugiardo. Non mi permetto di dire qualcosa che domani può essere smentita. Stiamo facendo del nostro meglio. Il socio di riferimento del Calcio Catania è in grande sofferenza e questo è un segnale inequivocabile. Stiamo attuando tutte quelle azioni e manovre che speriamo si concretizzino per evitare le ipotesi più tragiche che non voglio neanche nominare. Non me la sento di promettere che andrà tutto bene. Il prezzo finale per il passaggio di proprietà dovrà essere determinante per la sopravvivenza dei creditori di Finaria. Io conosco l’offerta del Comitato perchè mi è stata mandata per conoscenza di chi rappresenta in parte la Cordata e voglio dire che dobbiamo essere molto prudenti. La modalità con cui tu mi proponi il prezzo è determinante. Noi dobbiamo difendere il Calcio Catania con la schiena dritta e passare di mano a chi ne ha le capacità”.
“Chi si è fatto avanti oltre al Comitato? Posso dire che a febbraio c’era stato un interessamento importante. Noi non chiudiamo le porte a nessuno, siamo disponibili a raccogliere tutte le proposte e volontà esterne. Chi è venuto ha fatto le sue valutazioni e forse per la situazione generale venutasi a creare ha raffreddato la pista ma non sappiamo se si riscalderà di nuovo. Lotito? Non ha presentato offerte ma ci sono state delle attività importanti tra il Catania e La Lazio, positive per entrambi. Non ci meraviglia avere attenzioni al di là della cordata perchè il Catania merita attenzioni. Noi siamo compatti, dai magazzinieri fino al Presidente. Siamo il Calcio Catania e non possiamo essere messi in un angolo”.
GIANLUCA ASTORINA
“Bisogna ascoltare le offerte. C’è una procedura concorsuale in corso. Verrà fatta una procedura competitiva. Nel frattempo possono arrivare manifestazioni d’interesse, verrà aperta una data room dove chi è interessato può partecipare e con il Tribunale verranno effettuate le opportune valutazioni. Non sta a me solo stabilire se l’offerta del Comitato sia congrua, si è ritenuto opportuno rifiutare. Non parlo nè di modalità, nè di cifre. 18 milioni di euro è il valore di bilancio, non si potranno mai ricavare queste somme ma di sicuro non si può svendere una società che ha una storia, un parco giocatori giovanile, una struttura e tante cose, non solo debiti. Bisogna valutare anche questi aspetti nello stabilire una cifra. L’asset Catania racchiude Torre del Grifo con delle attività fiorenti e che possono ancora espandersi, racchiude storia, tradizione… non limitiamoci ai debiti. Quando qualcuno compra spesso si valutano i debiti e vengono fatte le quotazioni di un asset anche in base a questi, ma non soltanto. Oggi via Pec abbiamo risposto dettagliatamente al Comitato”.
“Siamo in procedura concorsuale, bisogna vendere. Se questo non dovesse avvenire ci auguriamo che non si arrivi al fallimento. I debiti? La maggior parte dei debiti sono riconducibili a quelli con il Credito Sportivo rateizzati in 28 anni con la possibilità di poterli allungare ulteriormente perchè ha tutto l’interesse che l’asset Catania non fallisca. Anche questo aspetto può favorire la rimodulazione del debito verso il Credito Sportivo. Poi abbiamo debiti grossi con il fisco ma si può rateizzare soprattutto visto quanto succede nel mondo adesso. Verrà sicuramente aperta la rottamazione e quindi anche questi debiti possono essere spalmati nel tempo. Lo stesso dicasi per gli altri debiti verso il Comune di Mascalucia. Con i fornitori possiamo trovare accordi allo scopo di effettuare delle transazioni e spalmare il debito. I debiti sono spalmabili in tanti anni. Da settembre, peraltro, torneremo a pagare il mutuo di Torre del Grifo dopo la sospensione decisa dal Credito Sportivo“.
“Se la trattativa con il Comitato è saltata definitivamente? Non abbiamo mai avuto colloqui con la controparte. Nessuno preclude niente a nessuno. Ho ribadito che c’è un concordato preventivo, ci sarà una procedura competitiva e quindi la trattativa non è chiusa. Va precisato che neanche un euro va nelle tasche di Pulvirenti da una eventuale cessione, tutto finirebbe nelle casse di Finaria per pagare i debiti. I commissari faranno una relazione al giudice con le loro valutazioni. Non so se questa offerta può diventare appetibile. Bisognerà vedere se il ricavato dalla vendita del Catania potrà bastare per fare andare avanti il concordato preventivo. Si cercherà in tutti i modi di rispettare questo concordato in cui rientra la vendita del Calcio Catania. Magari arriverà un altra offerta. Ci sono tanti aspetti da valutare. Anche se ci sono imprenditori di cui noi non conosciamo i nomi in un piano industriale. Compreso lo scaglionamento dei debiti. Il Catania vanta anche crediti verso società ed erario che rientrano nel computo. Come finirà? Sono sempre ottimista, soprattutto in questo periodo in cui le regole cambieranno”.
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