Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, ai microfoni di Calabria7, torna sulle difficoltà della Serie C:
“Diverse società non hanno la forza economica e nemmeno strutture, quelle italiane sono da terzo mondo. Al Sud la situazione è ancor più arretrata. In merito al taglio degli stipendi, invece, devo dire che Tommasi vive in un altro mondo. Quando non c’è prestazione, non deve esserci compenso. I giocatori hanno dimostrato maturità, mentre l’Aic ha perso un’altra opportunità di stare in silenzio. Riforma? E’ una situazione che va approfondita al di là del Covid-19. Non possiamo avere 100 squadre professionistiche in Italia, non ne abbiamo la forza. Non ci sono i presupposti per fare la A a 18, la B invece non può superare il numero di 18. La Serie C dovrebbe diventare semi-professionistica e non superare le 40 squadre”.
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