Le riflessioni di Katia D’Avanzo, avvocato esperto di diritto sportivo, ai microfoni di tuttoc.com sui possibili scenari futuri del campionato e della Serie C:
“Le varie Federazioni sportive fanno riferimento a Malagò, che in questo momento ha il difficile compito di mediare tra le federazioni e il Ministro dello Sport Spadafora. Basket e rugby, per esempio, hanno concluso la loro stagione sportiva anticipatamente congelando i risultati, ma è chiaro che la FIGC sia un mondo a parte, c’è differenza di introiti e interessi. Dunque Gravina giustamente insiste per non bloccare il campionato prospettando la possibilità di una ripresa a fine maggio/giugno (a porre chiuse s’intende). Chiaro che tale decisione è stata presa in considerazione del parere espresso pubblicamente dal Presidente Fifa Gianni Infantino il quale sostiene che il campionato potrebbe finire anche in autunno”.
“Per essere lungimiranti si può pensare di iniziare il campionato 2021 in gennaio per poi finirlo a novembre dell’anno successivo (come succede nel campionato sudamericano), tutto questo in prospettiva del mondiale in Qatar che inizierà a novembre 2022. Se blocchiamo il campionato in C rischiamo di far saltare l’intero sistema calcio. Non bisogna ragionare separando la serie A da B o C, anche perché, come ben sappiamo, senza le squadre di serie A non esisterebbero quelle delle leghe inferiori. E il calcio deve andare puntato alle sponsorizzazioni in primis e diritti TV, con la modifica della legge Melandri nella parte in cui non si prevede la contrattazione annuale dei diritti TV. Una riforma per l’intero sistema da proporre con insistenza al Ministro Spadafora è sicuramente un fondo salva calcio”.
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