Lungo intervento di Nana Welbeck ai microfoni di Unica Sport. Il centrocampista parla a 360 gradi della sua esperienza fin qui vissuta con la maglia del Catania, ma solo. Tocca svariati argomenti. Riportiamo di seguito un estratto dell’intervista di Welbeck:
“Con mia sorella ho un grandissimo rapporto ed affetto, lo stesso vale per il mio fratellino, i genitori e la fidanzata. Mia sorella è andata a vedermi nella gara casalinga con la Virtus Francavilla, si è divertita molto ed è diventata catanese già dalla prima partita (ride, ndr). Ad un certo punto si è meravigliata del fatto che i tifosi mi riconoscessero già nei ristoranti chiedendomi delle foto. Ringrazio tutti i tifosi che con me sono stati davvero eccezionali. Mia mamma e la mia famiglia sono molto credenti. Io non nascondo che grazie a Dio sto vivendo certi momenti nel calcio. Devo ringraziare Dio per come si è sviluppata la mia carriera. Ce ne sono tanti di giocatori più forti di me che non hanno squadra. Io ho trovato il Catania ed è grazie a Dio a cui ho sempre creduto. Porte chiuse? Non è stata una bellissima notizia questa. Anche perchè nelle ultime partite i tifosi ci hanno dato una grossissima mano e li ringraziamo davvero tanto. Mi dispiace che adesso non ci possano sostenere. Speriamo che questo periodo delle porte chiuse finisca presto ritrovando la nostra gente”.
“Adesso sto alla grande perchè sono rientrato in campo e subito il mister mi ha chiamato in causa diverse volte, aiutandomi ad acquisire minutaggio. Sta andando molto bene, non posso che essere contentissimo. Da fuori non si capiva bene la situazione, che ha generato un pò di paura. Ora definitivamente posso dire di non avere problemi al cuore. Serviva una conferma dal punto di vista clinico, bisognava aspettare. Devo tutto ai miei compagni. Si sono dimostrati dei ragazzi fantastici e veri uomini più che calciatori. Quando ho avuto questo episodio c’è stata un pò di paura sulla base di quel che dicevano i medici, ma io ero sereno. Sono a completa disposizione della squadra, pronto a sfruttare ogni opportunità di giocare. Fino questo punto le prestazioni mi hanno soddisfatto. Ringrazio la società per avermi fatto firmare due anni di contratto, al giorno d’oggi non è facile giocare in una squadra come il Catania. Sono a disposizione per rispettare il vincolo contrattuale con il club. Sto bene a Catania, conto di dare ancora di più a società , squadra, tifosi e mister. Ho scelto una grandissima società . Appena ho sentito il nome di Catania, ho accettato subito di tornare in Italia. Baiocco? A Brescia era uno dei protagonisti di quella squadra. Ho fatto anche degli allenamenti e partite con lui. Mi fa veramente tanto piacere essere paragonato a lui. So che ha dato tantissimo al Catania. Edusei? Lo conosco, essendo ghanese come me. Non ci ho giocato insieme ma faceva parte della rosa del Catania. Anche questo paragone è positivo per me”.
“Chi preferisco tra Lo Monaco e Di Natale? Il primo mi ha portato in Italia insieme ad Argurio, Di Natale è uno che ci sta dando una mano per raggiungere il nostro obiettivo finale. Sono una scoperta di Argurio, lui ha contattato sia me che il mio procuratore perchè ricordo che in Bosnia avevo altre squadre di livello che mi cercavano ma è stato Argurio a riportarmi in Italia. Il calcio estero? In Italia c’è un livello alto però mi sono trovato bene anche in Danimarca e Bosnia. L’esperienza estera mi è servita come crescita personale, essendomi confrontato con altre realtà . Mi sono messo alla prova imparando diversi stili di gioco. La Danimarca è più fisica con continui capovolgimenti di fronte. Invece il calcio in Bosnia è un pò più tecnico ma con ritmi lenti, però ci sono tanti giovani calciatori emergenti di valore”.
“Miracolo Serie B? E’ un sogno che inseguiamo fin dall’inizio. Ci abbiamo sempre creduto, poi nel calcio si hanno degli alti e bassi ma noi ci crediamo davvero. Sono venuto a Catania per la promozione in B. Darei tutto me stesso in cambio del salto di categoria. Lavoriamo gradualmente per questo, partita dopo partita, punto dopo punto. Abbiamo trovato serenità . C’è stata una crescita graduale che non deve arrestarsi. Anzi è il momento di accelerare. Diamo il massimo di noi stessi cercando di racimolare più punti possibili. Il mio sogno da calciatore? Portare il Catania in Serie B perchè ho capito l’entusiasmo che si verrebbe a creare in questa piazza. Lucarelli? E’ un grandissimo allenatore anche perchè sa toccare i punti giusti. E’ sempre puntuale su questo. Si rapporta benissimo con tutti noi. Riesce a metterci d’accordo e dire la cosa giusta nel momento in cui va detta. Un ringraziamento va a lui ed ai suoi collaboratori Conticchio e Vanigli. Hanno lo stesso approccio e professionalità , ma anche amicizia. Il mister a fine gara salta con noi, è un giocatore aggiunto, il primo ad esultare ad ogni gol. Camplone? Anche lui grandissimo professionista ed allenatore. Hanno caratteristiche diverse. Mbende? Dà un contributo prezioso. Silvestri è ottimo nell’anticipo, Mbende soprattutto nel gioco aereo ed è molto strutturato e intelligente”.
“Cosa cambia per me giocando in una mediana a due o tre? Io ricopro tutti i ruoli a centrocampo, sostanzialmente non cambia niente. Devo dare ancora di più il mio apporto alla causa sperando di essere titolare. I miei compiti fondamentali? Recuperare palla con grinta facendo ripartire l’azione. Il trequartista è il primo giocatore che cerco. Poi se ho spazio e tempo per inserirmi lo faccio, ma senza strafare ed effettuando le cose più semplici. Beleck? Lo cerco sia con la palla addosso che in profondità . Io non sono uno che tira tantissimo in porta, ma ad esempio ad Avellino ho dimostrato di cercare di farmi trovare pronto sulle seconde palle, quindi se capita di andare al tiro non mi tiro indietro. Personalmente mi sono ispirato a tanti centrocampisti in carriera. Da Pirlo a Baiocco e Budel. Cito anche Hamsik, che è passato dal Brescia, oppure Pogba e per finire Iniesta e Kantè. Io penso di assomigliare negli ultimi tempi più a Kantè per caratteristiche. Difetto nel colpo di testa perchè non sono tanto alto. Con chi preferisco giocare a centrocampo? Non ho un preferito. Abbiamo fatto ruotare un paio di giocatori. Le qualità ci sono in ogni caso e con tutti i compagni di reparto mi trovo bene”.
“Quanto si sente la mancanza di una punta come Curiale? Davis ha altre caratteristiche, lo stiamo aspettando con grande ansia come tutti gli altri ragazzi che sono fuori e cercano di recuperare al più presto. Abbiamo bisogno di tutti. Beleck sta facendo un lavoro fantastico perchè tiene palla là davanti, fa anche a recuperare i tempi di gioco a noi centrocampisti e difensori, ci dà più soluzioni là davanti. E’ arrivato da poco e dobbiamo conoscere appieno le sue caratteristiche, riuscire ad innescarlo nella maniera giusta. Ci sta dando una grossa mano, fa raccordare la squadra. Secondo me sarà questione di pochissimo tempo ed il gol arriverà anche per lui. Bisceglie? Arriviamo da un entusiasmo notevole, ma non dobbiamo calare il livello di attenzione. Portare a casa un risultato favorevole ci darebbe una grande mano per affrontare la successiva trasferta di Bari. E’ una partita fondamentale, non dovremo sottovalutarla per niente al mondo“.
***CLICCA QUIÂ per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
Forza atenei,io auguro sempre il massimo per una società e una grande città meridionale,non merita basso medi palcoscenici ma la serie A.
Spero che vengano coinvolte forze fresche e nuove imprenditorili.
Antonio Ponte(italosvizzrro),Canonico,Montemurro,massimo Mezzaroma.
Comments are closed.