L’ex attaccante del Catania Gionatha Spinesi si sofferma sull’emergenza Coronavirus e la squadra rossazzurra, ai microfoni di tuttoreggina.com:
“Ho grossi dubbi che il calcio e la scuola possano riprendere. Questa è una pandemia a livello mondiale e speriamo che non arrivi in Africa perché lì ci sono posti dove non c’è nemmeno l’acqua e sarebbe un disastro. Rimaniamo a casa e atteniamoci alle regole, se tutti lo facessero per un mese finirebbe tutto“.
“Catania? È un ambiente difficile, la differenza non la fanno i giocatori di Serie A ma la personalità e in questi anni, a Catania, c’è stata poca personalità in mezzo al campo. Quest’anno l’annata è difficile anche per i problemi societari, non è un caso che dopo questi problemi e lo scarico di responsabilità, la squadra stia rispondendo positivamente. Quando alcuni giocatori sono chiamati a dover vincere obbligatoriamente, non hanno reso come dovevano”.
“Nel 2017-18 si doveva fare quello che è stato fatto a gennaio quest’anno. Quel Catania è arrivato a giocarsi il tutto per tutto con il Lecce, che l’anno dopo ha vinto il campionato di Serie B e adesso non sta facendo male in Serie A. Lucarelli aveva una grande squadra ma con due pecche enormi: un giocatore in fase di difesa che sapesse giocare con i piedi ed uno a centrocampo con personalità per fare le due fasi”.
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mancava un difensore che sapesse giocare con i piedi….(??)
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