L’allenatore del Monopoli Giuseppe Scienza, ex centrocampista rossazzurro, ai microfoni di tuttomercatoweb.com:
“Coronavirus? I problemi sono quelli della sanità, ed è la prima cosa, e il mondo del calcio è stato sensibile a questo. Ho però sentito parlare troppo poco tutti i fenomeni che sui social si permettono di giudicare, parlare e offendere, ma non ho sentito parlare della famiglia Agnelli che invece ha fatto una donazione straordinaria, come l’hanno fatta Zhang, Berlusconi, Totti e tanti altri calciatori famosi, che tante squadre si sono tassate per aiutare ospedali e città. Con loro molti sportivi e gente del mondo dello spettacolo, che hanno fatto la loro parte. Lo sport è un veicolo fondamentale per l’industria, non è solo l’indotto della partita, ma anche tutte le attività parallele che ci sono alle spalle. Anche lo Stato attraverso il calcio introita tantissimo, scommesse, IVA, contributi: un club è una grande fonte di reddito per lo Stato, e non è possibile pensare che lo Stato abbandoni così facilmente il calcio. Chiaro che la sanità è il primo pensiero, c’è da difendere chi sta morendo, ma il calcio deve ripartire. Al di là dell’aspetto economico, lo sport e il calcio sono una risorsa fondamentale per il popolo: se alla gente togliamo questo, in che mondo vivremo? Per questo vanno tutelati”.
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