Discorso di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, agli italiani:
“Care concittadine e concittadini, mi permetto di rivolgermi a Voi nel corso di questa difficile emergenza per condividere alcune riflessioni. Ne avverto il dovere. La prima si traduce in un pensiero rivolto alle persone che hanno perso la vita a causa di questa epidemia e ai loro familiari. Il dolore del distacco è stato ingigantito dalla sofferenza di non potere essere loro vicini e dalla tristezza della impossibilità di celebrare come dovuto il commiato dalle comunità di cui erano parte. Comunità duramente impoverite per la loro scomparsa. Stiamo vivendo una pagina triste della nostra storia, abbiamo visto immagini impossibili da dimenticare. Alcuni territori ed in particolare la generazione più anziana stanno pagando un prezzo altissimo. Ho parlato in questi giorni con tanti amministratori esprimendo loro la solidarietà di tutti gli italiani. Desidero anche esprimere rinnovata riconoscenza nei confronti di chi per tutti noi sta fronteggiando la malattia con instancabile abnegazione. I medici, gli infermieri, l’intero personale sanitario cui occorre in ogni modo assicurare tutto il materiale necessario. Numerosi sono rimasti vittime del loro impegno generoso. Ringrazio i farmacisti, gli agenti e le Forze dell’ordine, coloro che mantengono in funzione le linee alimentari, i servizi e le attività essenziali, coloro che trasportano i prodotti necessari. Le forze armate. A tutti loro va la riconoscenza della Repubblica, così come va agli scienziati e ricercatori che lavorano per trovare terapie e vaccini contro il virus. Ai tanti volontari impegnati per alleviare le difficoltà delle persone più fragili, alla Protezione Civile che lavora senza soste. Al Commissario nominato dal Governo, alle imprese che hanno riconvertito la loro produzione in beni necessari per l’emergenza. Agli insegnanti che mantengono il dialogo con i loro studenti. A coloro che stanno assistendo i nostri connazionali all’estero. A quanti in ogni modo e ruolo sono impegnati su questo fronte giorno per giorno.
La risposta così pronta e numerosa di medici disponibili a recarsi negli ospedali più sotto pressione dopo la richiesta della Protezione Civile è un ennesimo segno della generosa solidarietà dell’Italia. Vorrei inoltre ringraziare tutti Voi. I sacrifici di comportamento che le misure indicate dal governo richiedono sono accettati con grande senso di sacrificio dimostrato in ampissima misura dalla cittadinanza. Vi sono segnali di rallentamento dei contagi rispetto alle settimane precedenti, il dato non ci rallegra perchè si tratta pur sempre di morti e malati. Anche quest’oggi vi è un numero dolorosamente elevato di nuovi morti, però quel fenomeno fa pensare che le misure di comportamento adottate stanno producendo effetti positivi. Quindi rafforza la necessità di continuare ad osservarle scrupolosamente finchè sarà necessario. Il senso di responsabilità dei cittadini è la risorsa più importante su cui può contare uno Stato democratico in momenti come quelli che stiamo vivendo. La risposta collettiva che il popolo italiano sta dando all’emergenza è oggetto di ammirazione anche all’estero, come ho potuto constatare nei tanti colloqui telefonici con Capi di Stato stranieri. Anche di questo avverto il dovere di rendervi conto. Molti Capi di Stato d’Europa e non solo, hanno espresso vicinanza all’Italia. Da diversi dei loro Stati sono giunti sostegni concreti. Tutti mi hanno detto che i loro Paesi hanno preso decisioni seguendo le scelte dell’Italia in questa emergenza. Nell’Unione Europea la Banca Centrale e la Commissione nei giorni scorsi hanno assunto decisioni finanziarie ed economiche importanti e positive sostenute dal Parlamento Europeo. Non lo ha ancora fatto il Consiglio dei Capi dei governi nazionali. Ci si attende che questo avvenga concretamente nei prossimi giorni. Sono indispensabili ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà per le drammatiche condizioni del nostro continente.
Mi auguro che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l’Europa. La solidarietà non è soltanto richiesta dai valori dell’Unione ma anche nel comune interesse. Nel nostro Paese sono state prese misure molto rigorose ma indispensabili con norme di legge sia all’inizio che dopo la fase di necessario continuo aggiornamento. Norme quindi sottoposte all’approvazione del Parlamento. Sono stati approntati provvedimenti di sostegno per i tanti settori della vita sociale ed economica colpiti, altri provvedimenti sono preannunciati. Conosco e comprendo bene la profonda preoccupazione che molte persone provano per l’incertezza sul futuro del proprio lavoro. Dobbiamo compiere ogni sforzo perchè nessuno sia lasciato indietro. Continuo ad auspicare che queste risposte possano essere il frutto di un impegno comune, fra tutti. Soggetti politici di maggioranza ed opposizione, soggetti sociali, governi dei territori. Unità e coesione sociale sono indispensabili in questa condizione. Un ultima considerazione. Mentre proviamo ad applicare con tempestività ed efficacia gli strumenti contro le difficoltà economiche, dobbiamo iniziare a pensare al dopo emergenza, alle iniziative ed alle modalità per rilanciare gradualmente ma con determinazione la nostra vita sociale ed economica. Nella ricostruzione il nostro popolo ha sempre saputo esprimere il meglio di sè. Le prospettive del futuro sono ancora una volta alla nostra portata. Abbiamo altre volte superato periodi difficili e drammatici, riusciremo certamente insieme anche questa volta“.
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