Ex centrocampista del Catania, oggi militante nella Feralpisalò parla del Coronavirus e della possibilità di concludere anzitempo il campionato a bresciaoggi.it:
“Ora abito a Brescia. Ma io sono di Latina. Ho avuto modo di ripensare ai racconti dei miei nonni che, partiti dal Veneto (Treviso, Verona), parteciparono alla bonifica dell’Agro Pontino con molti dei 50 mila operai reclutati morirono per la malaria, nella disperazione più nera. E le vicende della guerra (i bombardamenti, i morti, la miseria), della successiva ricostruzione. Oggi, per certi versi, si stanno rivivendo le paure di allora. No, non facciamo la fame, ma le preoccupazioni non mancano. Finire qui il campionato? È un’opzione, ma sarebbe importante che i campionati ripartissero anche a porte chiuse. Gli spettatori vedrebbero le partite in Tv. Sarebbe come riaccendere una fiammella”.
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