Vigilia di Bisceglie-Catania. Prima della partenza per la Puglia, mister Cristiano Lucarelli ha diramato la lista dei convocati e rilasciato alcune dichiarazioni al sito ufficiale rossazzurro:
“Curiale è reduce da un infortunio, Biondi è stato colpito da un’influenza che lo ha tenuto fuori negli ultimi giorni. Abbiamo deciso comunque, vista l’emergenza nel reparto offensivo con le squalifiche di Mazzarani e l’infortunio di Barisic, di aggregarli perchè qualora – facciamo gli scongiuri – dovesse succedere qualcos’altro, abbiamo almeno qualche alternativa nel reparto offensivo. Barisic ha un problema alla schiena che lo limita un pò in questo momento, quindi non lo rischiamo. Dall’Oglio e Noce stanno facendo il loro percorso di recupero. Nel giro di un paio di settimane potrebbero recuperare. Curiale non c’è dubbio sia motivato. Non credo rientrerà a breve in campo, il fatto che sia aggregato è figlio dell’emergenza del momento. Spero di non essere nelle condizioni di utilizzarlo domenica perchè non sarebbe corretto per la salute del ragazzo. Un conto è rientrare in gruppo, un conto è essere nelle condizioni di giocare una partita”.
“Curcio in vantaggio su Beleck anche domenica? Beleck è una punta strutturata che ti può dare la possibilità ogni tanto di scavalcare il centrocampo avversario, soprattutto se ti viene a prendere alto con un pressing asfissiante. Con Curcio sei obbligato a giocare palla a terra e tecnicamente può essere più complicato. Non tutte le gare sono uguali, bisogna vedere anche i contesti, i campi di gioco. A Bisceglie forse ci sarà poca possibilità di giocare palla a terra viste le condizioni non ottimali del terreno, quindi dobbiamo fare valutazioni a 360 gradi. Aspettiamo domani. Sta girando un’influenza negli ultimi due mesi, mi riserverò domani prima delle 11 di valutare sui giocatori che possono essere più idonei per affrontare questo tipo d’impegno. A Bisceglie dovremo sfruttare probabilmente altre armi rispetto alle ultime gare”.
“Se puntiamo a raggiungere la Ternana in classifica? Noi continuiamo ad essere spensierati con la voglia di stupire ancora. Alla fine tireremo le somme. Al momento la Ternana è un pò lontana ma mancano tante partite, dipende da noi. Giocare senza tifosi? Ci toglie qualcosa nel momento in cui si è ritrovato questo feeling coi nostri tifosi. E’ qualcosa che non ci porta dei vantaggi. Mi fido completamente delle direttive di persone che ne sanno più di me. Sul piano medico in Italia siamo all’avanguardia. E’ chiaro che le porte chiuse rappresentano la decisione più logica visto il problema pandemia, al tempo stesso lo sport deve comunque andare avanti. Il calcio rispetto agli altri sport ha più necessità di avere i tifosi presenti ma io in queste circostanze mi trovo d’accordo con le misure adottate da chi ne sa più di me“.
“Quanti punti tra Bisceglie e Bari? Non metto mai un limite. Noi dobbiamo provare sempre e comunque a cercare di ottenere il massimo da ogni gara, sapendo che ci sono degli avversari che lavorano per lo stesso scopo, quello di fare punti e vincere. Delle due mi preoccupa molto Bisceglie sul piano mentale perchè la gara di Bari si prepara da sola in uno stadio importante ed un bel campo su cui si può giocare a calcio e sfida con grandi motivazioni. A Bisceglie invece troveremo un campo brutto, un avversario con l’acqua alla gola, negli ultimi anni lì siamo stati beffati oltre il 90′. Ci saranno tante insidie. Sono preoccupato laddove non dovessimo essere motivati, affamati e feroci. Con questo atteggiamento avremo delle chance importanti di fare bene. Altrimenti senza quella carica agonistica si può andare in difficoltà”.
“Esordio col Bisceglie all’andata? Ricordo agrodolce. Penso all’applauso con cui venni accolto quando uscii dal tunnel ma anche la beffa al 90′ in una partita che poi di fatto ha rallentato il fattore entusiasmo nel momento in cui si cambia allenatore. Se avessimo vinto forse avremmo iniziato un pò prima il percorso di ricostruzione mentale di autostima. Sono comunque molto contento, bilancio positivo per quello che si è visto negli ultimi tempi“.
“Quanto catanese mi sento da 1 a 10? Al di là di ogni parola bisogna essere coerenti nei comportamenti e nei fatti. Più che dare un voto voglio essere coerente. Sono tornato in un momento di grande difficoltà. La mia coerenza è quella di non essermi mai pianto addosso e non avere mai fatto lamentele ma accettato questa sfida. A me non piace dare giudizi perchè non mi devo accattivare la simpatia di nessuno. Con le parole puoi dire tutto quello che vuoi ma i fatti secondo me parlano”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***