150 persone sono riuscite ad approdare in Sicilia, altre sono rimaste ferme a Villa San Giovanni e, con il passare del tempo, aumentano. L’assessore alla Protezione Civile del Comune villese, Pietro Caminiti, ha dato gli ultimi aggiornamenti via social sull’emergenza al porto. Ecco quanto evidenziato da tuttoreggina.com:
“La città non può sostenere questo tipo di afflusso attuale. Ci troviamo in una situazione di stallo. Devono dialogare i due Presidenti delle Regioni e lo devono fare al più presto. Dagli assessori comunali ai consiglieri di minoranza, abbiamo invitato la cittadinanza a restare a casa per limitare il contagio e per fortuna abbiamo avuto solo due casi di contagio. Ma ci sono oltre 200 persone ferme in città, che non sono in stato di fermo e hanno diritto di comprare i viveri e quanto gli necessita. Abbiamo fatto di tutto per dare una mano con un pasto caldo e delle coperte, ma tutto questo ora è insostenibile per Villa San Giovanni”.
“Abbiamo deciso di chiedere la zona rossa per la Città di Villa San Giovanni. Gli approvvigionamenti partiranno da altra parte, dal porto di Genova o da quello di Salerno. Villa è il terminal d’Europa e non possiamo consentire che ci siano 200 persone stoccate in un piazzale. La nostra richiesta è stata fatta, c’è un rischio per la popolazione: siamo stati chiamati ad amministrare Villa San Giovanni e dobbiamo tutelare la salute dei nostri cittadini. C’è un dispiegamento enorme delle forze dell’ordine che sta costando parecchio allo Stato italiano. Si prenda al più presto la decisione, c’è un assembramento di persone e forze dell’ordine, mettendo a rischio contagio tutti quanti”.
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