ZONA GOL: Catania, quanta fatica! Riflessione sulla sterilità offensiva dei rossazzurri

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Nelle domeniche più difficili della storia del Catania i protagonisti in campo si stanno ampiamente meritando gli applausi del pubblico per lo spirito combattivo con cui stanno affrontando questo momento. Tuttavia le lacune non si possono nascondere, in primis la sterilità offensiva che sta caratterizzando le ultime prestazioni della formazione rossazzurra.

Dopo il 3-1 rifilato all’Avellino il 22 gennaio scorso, gli etnei hanno insaccato la sfera nella porta avversaria in un’unica circostanza e per di più dagli undici metri. Il penalty trasformato da Andrea Mazzarani sul campo della Cavese è servito ad incamerare tre punti importanti ma di certo non ha risolto i problemi là avanti. Le cessioni di Lodi e Di Piazza (autori nell’insieme di 11 gol) e l’infortunio al ginocchio che momentaneamente ha messo fuori combattimento Davis Curiale ha privato la squadra di punti di riferimento. A ciò si aggiunge la scarsa propensione offensiva dei centrocampisti in organico e la pressoché nulla capacità realizzativa sui tiri da fermo, accentuata dalla partenza dello specialista Lodi.

Fermo restando che la squadra è questa e difficilmente mister Lucarelli si discosterà dal prudente canovaccio tattico del 4-2-3-1, si può sopperire alle persistenti carenze con il duro lavoro settimanale e un pizzico di fortuna che non guasta mai, magari a cominciare dal prossimo impegno casalingo che vedrà i rossazzurri opposti alla Ternana.

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