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Festeggia l’Elefante allo stadio “Menti” di Castellammare di Stabia. Successo di misura meritato contro la Cavese per un Catania organizzato e ben disposto sul terreno di gioco. Primo tempo sostanzialmente equilibrato con il Catania più incisivo dei padroni di casa, pur avvertendosi la mancanza di una effettiva punta centrale di ruolo. Furlan non corre alcun rischio, grazie anche all’attenta disposizione difensiva dei compagni che concedono poco o nulla alla Cavese, la quale prova a sfondare con scarso esito sulle corsie laterali. La prima occasione da gol dell’incontro è sui piedi di Mazzarani che, al 6′, lanciato da Curcio tenta il pallonetto che si spegne oltre la traversa. La risposta aquilotta è affidata al destro da fuori di Cesaretti che non inquadra il bersaglio al 13′. Qualche minuto più tardi, regalo della difesa campana. Bisogno esita nell’uscita, Biondi lascia il portiere sul posto e conclude a botta sicura in porta centrando però la base del palo. Etnei sfortunati nella circostanza.
La Cavese prova ad alzare i ritmi e si fa preferire nel possesso della sfera, ma il Catania è ben messo in campo. La formazione di Campilongo chiede la concessione di un penalty (giusta decisione dell’arbitro) e, poco dopo, si vede fischiata un rigore contro per un evidente fallo ai danni di Biondi che disorienta il diritto marcatore e viene atterrato in piena area. S’incarica della battuta Mazzarani che spiazza Bisogno e porta in vantaggio il Catania, tra le vibranti ed ingiustificate proteste della Cavese, un inviperito Russotto su tutti. Continua a spingere il Catania nella ripresa, passando dal 4-2-3-1 al 3-4-3. Occasione per Biondi al 53′. Trema ancora la difesa aquilotta, che rischia qualcosina con una girata di Mazzarani. Al minuto 65 è invece Barisic a produrre una buona azione offensiva, ma il tiro non è irresistibile e viene bloccato in due tempi dal portiere. Da segnalare l’esordio Di Beleck ed il ritorno sul rettangolo verde di Welbeck dopo qualche mese di stop forzato.
Nel finale prova a farsi viva la Cavese nella metà campo rossazzurra con maggiore frequenza, aumentando la forza d’urto in avanti con gli ingressi di Di Roberto e Russotto. La retroguardia, però, regge. Al 68′ si concretizza il primo tiro in porta aquilotto della partita con Di Roberto che impegna Furlan alla respinta in corner sul primo palo. Successivamente si registra un tiro completamente fuori misura di Matera e la semi-rovesciata di Russotto che non impensierisce Furlan. Aumenta considerevolmente il numero di cross effettuati dalla squadra campana, ma la difesa etnea fa buona guardia. Al triplice fischio dell’arbitro, continuano a protestare i giocatori della Cavese verso il direttore di gara. Sorride, invece, il Catania che non vinceva fuori casa in campionato dall’1 dicembre (4-1 a Rieti) e batte per la prima volta la Cavese in trasferta.
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