RICCHIUTI: “Curcio falso nueve felice intuizione di Lucarelli. Catania, non guardare troppo in là. Gruppo coeso”

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Adrian Ricchiuti

Intervento telefonico di Adrian Ricchiuti, ex calciatore del Catania, ai microfoni di Radio Delfino focalizzando l’attenzione in particolare sulle vicende della squadra rossazzurra:

“Il Catania sta andando meglio. Mi fa molto piacere il riavvicinamento della tifoseria perchè i giocatori hanno bisogno di calore, di non sentirsi soli. I problemi del Catania li sappiamo tutti ma questa vittoria dà maggiore autostima ad un gruppo che sta cercando di tirare fuori tutto quello che ha con le unghie e con i denti. Magari in difesa la squadra ha incontrato maggiori difficoltà rispetto a Reggina e Ternana perchè la concentrazione non era la stessa. E’ una questione di testa, non di modulo”. 

“Curcio? Doveva venire a Rimini ed invece è andato al Catania, sono contento di questo esperimento del falso nueve. Se uno sa giocare a calcio, anche se non è una punta naturale può fare bene in quel ruolo. Col Picerno è stato bravo Lucarelli ad avere la giusta intuizione, perchè non proseguire su questa strada? Io gli darei ancora fiducia da punta, poi un giocatore si valuta partita dopo partita. Con Beleck, invece, il Catania deve sfruttare al meglio gli inserimenti dei trequartisti. Sono giocatori diversi per caratteristiche, conta la mano del mister”. 

“Il 26 maggio festeggio l’addio al calcio a Rimini, stiamo preparando un bell’evento per la città. Marchino (Biagianti, ndr) è stato invitato ma spero non venga perchè vuol dire che il Catania sta andando avanti nel suo percorso. Sto invitando tutti gli ex compagni, anche altra gente con trascorsi etnei da Izco a Gomez, passando per Andujar, Spolli, Barrientos e Carboni”. 

“Il Catania non deve guardare troppo in là. Io penso che debba ragionare gara dopo gara, umile e senza troppe pressioni. Può migliorare la sua classifica anche perchè forse il mercato ha tolto qualcosa che andava a toccare certi equilibri. Adesso i ragazzi li vedo coesi. E se in un gruppo i giocatori fanno muro tra di loro, a volte possono venire fuori delle cose importanti”.

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