DI PIAZZA: “Catania, ho rinunciato a soldi ed il club non ha fatto niente per non cedermi. Tifosi, vi ringrazierò sempre”

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Intervento telefonico di Matteo Di Piazza, ex attaccante del Catania ora in forza al Catanzaro, ai microfoni di Unica Sport. Il giocatore torna sui motivi dell’addio al Catania nel mercato di gennaio:

“Mi sto trovando bene a Catanzaro. Inizio importante con una bella doppietta e quattro vittorie. C’è entusiasmo, del resto hanno preso tanti giocatori nuovi. E’ stata una scelta difficile per me lasciare Catania, dove sono stato altrettanto bene. Io non sarei mai e poi mai andato via. Questo l’ho sempre detto. Ma alla vigilia di Natale ho ricevuto il messaggio secondo cui io avrei dovuto cambiare casacca a gennaio. Da quel giorno con il mio procuratore abbiamo parlato, cercando di capire gli sviluppi del mercato. Lo Monaco ci ha parlato dell’esistenza di problemi societari, non sapeva se il Catania sarebbe arrivato fino a giugno.Tante squadre si sono mosse nei miei confronti, allora abbiamo valutato cosa fare. Il Catanzaro si è mosso in anticipo. Perchè non ho esultato a Potenza e Rieti? Ero un pò triste in Basilicata per quanto accaduto sul traghetto a Lo Monaco, non mi sembrava giusto esultare. A Rieti c’è stata, invece, un pò di confusione sia da parte dei tifosi che mia. Sono stato insultato per 40 minuti. E’ stata una decisione banale, ma non c’era niente di che, si è chiuso tutto lì”. 

“Io e Lucarelli? Da quando sono andato via non mi sono mai permesso di parlare male di lui, anzi. Da calciatore era un mio idolo, perchè attaccante vero. Ho parlato con il mister, c’erano delle difficoltà importanti e dovevo fare delle scelte. Se dice che non ho le palle, di qua e di là, non è da lui. Mi dispiace. Appena ho detto alla società che avrei lasciato pure due mesi e mezzo di stipendio, loro mi hanno ceduto subito. Se ci tenevano così tanto a me, avrebbero fatto di tutto per non mandarmi via. La situazione è questa, se loro si stanno aggrappando a qualcosa stanno sbagliando di brutto. Io ringrazierò per tutta la vita i tifosi in primis, per sempre perchè mi hanno trattato come un signore pur essendo palermitano. Ne sono grato. Meno alla società. Non mi hanno mai dato la possibilità di dare la mia versione dei fatti. Erano giorni caldi peril club, non si sapeva niente”.

“Vedere lo stadio vuoto mi dispiaceva tanto, adesso sono contentissimo che i tifosi stiano tornando a riportare entusiasmo. Io e la mi famiglia siamo stati troppo bene a Catania. Non parlerei mai male di nessuno. Ho un carattere particolare, lo ammetto, non ho mai abbassato la testa però a me dispiace. Certe cose però i tifosi le devono sapere. Mi fischieranno quando giocheremo contro, ma io non ci posso fare niente. Io non ho nulla contro i tifosi. Ho rinunciato pure a soldi per andare via. Il Catania era in difficoltà, io l’ho fatto per loro. Con tutto il cuore. Se c’erano dei problemi societari, da calciatore mi dovevo guardare intorno. Anche a Cosenza ho lasciato dei soldi per venire a Catania. Io penso che anche altri giocatori come me non sarebbero rimasti a Catania, in presenza di richieste. Poi ognuno si assume le proprie responsabilità. Sono in contatto con la maggior parte dei calciatori attuali del Catania con cui giochiamo al fantacalcio. Ho fatto anche i complimenti quando il Catania ha vinto a Castellammare. Spero che le cose vadano sempre bene al Catania. Il gruppo c’era e c’è. Forse adesso sono ancora più uniti, solo un gruppo forte può venire fuori da queste situazioni. Sono dei bravi ragazzi, non c’è un malizioso o qualcuno che può mettere zizzania”.

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