Consuete pagelle di reparto realizzate da TuttoCalcioCatania.com, al termine della partita pareggiata a reti bianche contro la Reggina.
DIFESA, 7
Anche questo banco di prova è stato superato dai difensori rossazzurri. La Reggina vanta il miglior attacco del girone C, ma la difesa ha neutralizzato ogni sortita offensiva calabrese. Mbende ha messo la museruola ad un certo signor Denis. Corazza, chi l’ha visto? Silvestri ha disputato una delle migliori prestazioni alle pendici dell’Etna non concedendo praticamente nulla al bomber amaranto. Con l’ingresso di Reginaldo, maggiore spinta degli ospiti ma anche l’insidioso attaccante brasiliano non ha fatto granchè. Sostanzialmente innocuo Sarao. Sulle corsie laterali sono emerse le doti fisiche di Calapai e Pinto, anche se quest’ultimo è andato un pò in affanno in alcuni frangenti del match. Ordinaria amministrazione per l’estremo difensore Furlan.
CENTROCAMPO, 6
Vicente e Salandria compongono una coppia ben assortita nel centrocampo a due. Entrambi si conosco bene per avere giocato insieme tra le fila dell’Akragas in passato. Il brasiliano ha assicurato una buona capacità di recupero palla unitamente ad una gestione pulita delle situazioni di possesso. Sta crescendo, ha bisogno di giocare dopo un lungo periodo d’inattività. Salandria, invece, stavolta fa registrare un piccolo passo indietro. Sente molto il confronto con la sua ex squadra, aspetto che pesa sul piano psicologico. Va un pò a corrente alternata, ma non lesina sforzi fino a quando rimane in campo. Dura pochi minuti, invece, la gara di Rizzo. L’ex di turno rimedia il cartellino rosso diretto, idem Gasparetto. Entrambi si punzecchiano un pò troppo secondo l’arbitro che opta per la doccia anticipata. Decisione probabilmente eccessiva. Minutaggio graduale per Welbeck, che subentra a Salandria al 74′ facendo il suo.
ATTACCO, 5.5
Valutazione inferiore alla sufficienza. Ok la buona volontà, aspetto che va rimarcato a più riprese, ma manca qualcosa negli ultimi metri. L’innesto di Beleck consente al Catania di avere a disposizione centimetri molto utili a far salire la squadra e vincere un numero rilevante di contrasti aerei. Chi lo supporta, però, fatica a leggere le sue giocate. I trequartisti non s’inseriscono con la necessaria cattiveria, in particolare Mazzarani che fa registrare una nuova performance mediocre sul piano personale. Troppo timido e poco incisivo. Biondi altalenante e non fa meglio di lui Capanni quando lo rileva al 68′. Di Molfetta pecca di concretezza e lucidità nei momenti clou della partita. Barisic, invece, ha un discreto impatto sulla gara ma Lucarelli lo vorrebbe più convinto e cattivo sotto porta.
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