Dal confronto tra Catania e Ternana è venuto fuori un pareggio sostanzialmente giusto, anche se pesa l’errore di Mazzarani dal dischetto nell’economia della gara. L’ennesimo per i rossazzurri in questo periodo. Abbiamo realizzato le consuete pagelle di reparto, premiando ancora una volta la difesa per la bontà della prestazione offerta.
DIFESA, 7
Il reparto arretrato ha definito una solidità tale da correre pochi rischi anche al cospetto di formazioni dal potenziale offensivo elevato come la Ternana, anche se gli umbri ultimamente faticano in zona gol. Silvestri ha comandato con autorevolezza la difesa, in piena sinergia con Mbende, il quale ha fatto registrare progressi ulteriori sul piano della disciplina tattica. Sulle corsie laterali Calapai è il solito stantuffo, ma questo pomeriggio molto meglio di lui ha fatto Pinto, per lunghi tratti incontenibile. Il terzino sinistro prova a sorprendere Iannarilli anche con conclusioni da fuori, in una delle quali andando molto vicino al gol. Corre a perdifiato, crossa, lotta e vince innumerevoli contrasti. Grandissima prova dell’ex Parma. In porta, Furlan risponde presente nelle poche occasioni in cui viene chiamato in causa.
CENTROCAMPO, 6
Vicente, forse, ha un pò accusato la fatica accumulata nelle partite giocate ad alta intensità ultimamente. In buona sostanza l’ex centrocampista della Juve Stabia si limita a svolgere il compitino stavolta. Il dinamico Salandria lo accompagna nella ormai consolidata mediana a due, spezzando le trame di gioco avversarie e portando palla con discreta disinvoltura. Nel corso della ripresa capitan Biagianti lo fa rifiatare. Al 61′, invece, Welbeck subentra al sopra citato Vicente assicurando maggiore sostanza e qualità in mezzo al campo. La sua condizione fisica migliora progressivamente. E’ sulla strada giusta, ma gli serve tempo perchè non ha ancora i 90′ sulle gambe.
ATTACCO, 5.5
C’è una novità sul piano tattico nella trequarti di campo. Mister Lucarelli, consapevole della rapidità dei terzini umbri, per esaltare le capacità d’inserimento di Biondi opta per l’accentramento di quest’ultimo che, in effetti, crea qualche grattacapo ai centrali ospiti soprattutto nel primo tempo. Varie situazioni partite dai piedi di Biondi strappano gli applausi del “Massimino”. Proprio da una di queste nasce l’episodio del rigore. Rigore che Mazzarani fallisce. Il calciatore romano non attraversa un felice momento e anche oggi, penalty a parte, non punge. A tratti sembra quasi spaesato. Più determinato Di Molfetta, che qualche presupposto per impensierire Iannarilli lo crea. Maggiormente incisivo è il volenteroso classe 2000 Capanni. Spiragli di luce anche quando fa il suo ingresso in campo Curcio, mentre si vede poco Manneh. Tanto impegno e generosità per Beleck, ma pecca di lucidità.
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