Domenica scenderanno in campo le formazioni di Catania e Monopoli allo stadio “Angelo Massimino” per la 24/a giornata del girone C di Serie C. Per saperne di più sulla formazione biancoverde, abbiamo contattato il collega Filippo Rattile di ‘Teleregione’:
Come si presenta l’organico del Monopoli, alla chiusura del calciomercato invernale?
“I veri colpi mercato del Gabbiano sono, l’aver resistito alle avance altrui sui pezzi più pregiati. Alla fine, Cuppone è rimasto, Rota ha prolungato, e Fella è ancora saldamente la punta di diamante dell’attacco. Due sono gli effettivi nuovi arrivi: il bulgaro Tsonev, centrocampista che non ha bisogno di presentazioni, e il giovane ’99 Oliana dal Rimini, difensore centrale che giunge a Monopoli nello scambio alla pari che ha visto partire Cavallari. Il gruppo, a detta del DS Cerri è compatto e competitivo”.
Quarto posto in classifica per il Monopoli con un distacco di 11 punti dal Catania. Giusto sognare in casa biancoverde?
“È legittimo sognare in grande, soprattutto perché sognare non costa nulla. La realtà, però, porta quest’ambiente a rimanere coi piedi per terra. I veri colossi del girone se la giocheranno più o meno alla pari fino alla fine. Quella biancoverde resta una buona squadra operaia, difficile da incontrare per tutte, sia per le vere grandi, che per quelle meno grandi”.
Monopoli mai vittorioso a Catania, lo dice la storia. Domenica ci possono essere i presupposti per sfatare il tabù?
“Difficile che si riesca a sfatare questo tabù. Non è la scaramanzia a dettare il punto di vista, ma lo dicono la storia, il blasone, e lo stesso Mister Scienza. Uno dei grandi ex della partita lo ha più volte sottolineato nella conferenza stampa di ieri: il terreno del ‘Massimino’ era e resta un vero fortino inespugnabile”.
In questi anni hai sempre indicato il Catania tra le principali favorite per il salto in B. Adesso, da esterno, come vedi la situazione in casa rossazzurra?
“Sì è vero. È davvero mortificante ritrovare il Catania relegato in una posizione anonima di classifica. La speranza è quella di poter finalmente gettare le basi (prossima estate) per resettare l’attuale situazione e rilanciare il progetto. Lo meriterebbe la città, lo meriterebbe il grande pubblico etneo”.
Come arriva il Monopoli alla sfida di Catania?
“Arriva piuttosto carico, anche se fin troppo proiettato già al prossimo attesissimo derby col Bari. Conoscendo il mister, difficilmente i ragazzi saranno distratti da un evento successivo rispetto a quello effettivo. La politica resta quella di vivere alla giornata, e ragionare partita per partita”.
Il “Massimino” si preannuncia semi deserto, quanto può incidere questo aspetto nell’economia del match?
“Non credo che lo scarso pubblico possa sfiduciare oltremisura i rossazzurri. Dalla parte opposta potrebbe in parte galvanizzare i biancoverdi, in rappresentanza di una squadra molto più cinica rispetto al recente passato”.
Quale formazione potrebbe schierare domenica mister Scienza?
“Sarà una formazione che ricalcherà grossomodo quella ammirata contro la Ternana domenica scorsa. Con la differenza del rientro dalla squalifica di capitan De Franco a comandare la difesa. Difficile che Scienza possa varare un modulo differente dal consolidato 3-5-2. Pertanto, ritengo che in campo possano andarci questi effettivi: Antonino tra i pali; Rota, De Franco e Maestrelli a formare la terza linea; Hadziosmanovic oppure Tazzer a destra, con Donnarumma sull’out opposto, nel mezzo i tre tenori Carriero-Giorno-Piccinni, coppia d’attacco Jefferson-Fella”.
Si ringrazia il collega Filippo Rattile per la gentile concessione dell’intervista.
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