ESCLUSIVA – Di Julio: “Catania, trai il massimo da qui a giugno. 2-0 in Coppa Italia recuperabile. Monopoli avversario stimolante”

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Due anni da protagonista vissuti in C2 con l’indimenticabile promozione conseguita in rossazzurro nel 1999. Dino Di Julio, doppio ex di Catania-Monopoli, interviene ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com per focalizzare l’attenzione sul momento storicamente molto difficile degli etnei in vista del delicato confronto con la formazione biancoverde.

Dino, si è chiusa la sessione invernale del calciomercato senza sussulti. Catania avanti con quali ambizioni?
“E’ normale che i tifosi si aspettassero qualche acquisto importante viste le numerose cessioni forzate. Sarebbe stato un modo per ripristinare un pò di entusiasmo ad una città che sta rimediando molteplici delusioni sul piano sportivo. Io però ragiono anche in un’ottica di uomo di calcio. Acquisti boom non ce ne sono stati. Prima di queste cessioni credo sia stata fatta una programmazione con società ed allenatore allo scopo di trarre il massimo possibile da questa stagione”.

Poi, però, entra in gioco il futuro del Catania…
“Ci si augura che venga sistemata la situazione societaria. Credo che la proprietà stia cercando qualche acquirente di una certa importanza. Mi auguro da tifoso ed ex giocatore del Catania che si arrivi ad una conclusione, ripartendo da persone autorevoli in caso di cessione. Catania è un gioiello che non sta brillando, soprattutto in una categoria come la C che è sempre difficile da giudicare. Non penso che l’attuale proprietà si augurasse il verificarsi di questa situazione. Si saranno fatti i loro conti. Ripeto, in caso di cessione del club il mio auspicio è che vengano inserite nel progetto persone che portino anzitutto tanto entusiasmo ai tifosi e, all’atto pratico, riescano ad inanellare risultati”.

Anche contro il Monopoli lo stadio si preannuncia semi-deserto. Quanto ti fa male uno scenario del genere, tu che Catania l’hai vissuta con l’entusiasmo a mille?
“Il tifoso non è mai stato così distaccato da quando lo conosco io. Anche nei peggiori momenti ha sempre seguito il Catania. Ricordo quando in campi che non pronuncio nemmeno venivano sempre in 2mila in trasferta. Adesso vedere lo stadio vuoto fa un pò male. E’ evidente che i tifosi siano delusi, il clima non è idilliaco per un giocatore perchè a Catania la forza del tifo ti spinge sempre ad andare a recuperare un pallone e fare gol. Ai miei tempi non vedevi l’ora di scendere in campo al ‘Massimino’. Mi auguro che i calciatori rimasti sappiano di dovere dare tutto per fare in modo che ai Play Off ci si arrivi con entusiasmo. Sapendo che le difficoltà oggettive ci sono. Il gruppo deve puntare ad arrivare più in alto possibile per poi giocarsi gli spareggi che sono sempre difficili da capire e gestire. Devono cercare di trarre il massimo da qui a giugno, successivamente si andrà a valutare la situazione societaria e di squadra”.

La Coppa Italia può ancora rappresentare un salvagente?
“Adesso il Catania è in difficoltà ma l’allenatore ha ben chiaro lo scenario e proverà a passare il turno. Il 2-0 è recuperabile secondo me, la squadra si farà trovare molto pronta ed aggressiva. Certo, con 15mila persone allo stadio avresti maggiori possibilità ma io credo che Lucarelli caricherà i giocatori anche per vedere che tipo di approccio possa svilupparsi. Può essere un match allenante per capire la reazione del gruppo e la voglia di passare il turno, ma anche per garantirsi forza morale per affrontare al meglio le ultime gare della stagione. Sapendo di sfidare un avversario ottimo. Sarà una riprova per quanto riguarda le ambizioni di questo gruppo. Io sono sempre dell’idea che, al di là dei problemi, il Catania non sia inferiore alla Ternana”.

Intanto però adesso si gioca al cospetto del Monopoli. Pronostico in favore dei biancoverdi?
“Sul piano mentale è molto più tranquillo il Monopoli perchè va in una piazza in cui ci sono delle difficoltà ma sa pure che affronterà il Catania, non una squadra qualsiasi. E’ un momento difficile per tante situazioni ma vai ad affrontare pur sempre un avversario che ha fatto la storia in tutte le categorie. La tranquillità del Monopoli può essere un punto di forza. Sono quarti in classifica, giocano sempre a viso aperto. Il Catania deve cercare di inanellare delle prestazioni più che i risultati. Bisogna fare scudo lavorando duramente in ogni partita, capendo cosa si può fare da qui alla fine e riconquistando un pò la fiducia dei tifosi. Ti dà stimoli affrontare il Monopoli che è squadra di valore. Se batti i biancoverdi ricavi una forza in più. Il Monopoli è composto in prevalenza da calciatori poco conosciuti ma poi è il campo che giudica”.

So che stai facendo qualcosa di diverso, dopo esserti occupato delle giovanili della Lazio.
“Tramite alcuni amici in ambito calcistico mi sono dovuto staccare un pò dalla Lazio e adesso guido una prima squadra di Prima Categoria con l’ambizione di arrivare in poco tempo quanto meno in una categoria sotto la Serie C. C’è un progetto importante. E’ la prima esperienza in una prima squadra per me. Trasmetto la mia mentalità e gli insegnamenti ricevuti da tecnici come Cucchi e Gigi Simoni”.

Sognando di allenare in categorie sempre più importanti.
“Uno dei miei sogni nel cassetto sarebbe quello di tornare al ‘Cibali’ un giorno, da avversario o magari da componente del Catania. Sotto il vulcano ho vissuto l’anno più bello della mia carriera dove ho conosciuto tanti ottimi amici e compagni, tanta bella gente con cui mi sento ancora e mi chiedono sempre di andarli a trovare. Catania è una seconda casa per me. Essendo entrato in quello stadio, ogni volta che ne parlo mi vengono in mente tutti i cori, le ovazioni dei tifosi. Tornare da allenatore sarebbe veramente un sogno anche per tanti miei compagni, uno su tutti Luca Lugnan che adesso ha intrapreso la strada del calcio femminile. Io e lui vorremmo lavorare insieme, abbiamo un ottimo rapporto. Magari un giorno lo faremo e proprio a Catania. Sarebbe lo stesso grande sogno di Gennaro. Conoscono centimetro dopo centimetro la piazza di Catania, quindi magari fosse verità quello che stiamo dicendo però adesso mi auguro che si risolvano i problemi societari  rivedendo il Catania in categorie importanti. Purtroppo una volta che si entra in C è difficile venirne fuori”.

Si ringrazia Dino Di Julio per la gentile concessione dell’intervista.

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