L’ex conduttore radiofonico catanese Piero Armenio, intervenuto telefonicamente ai microfoni di ‘Radio Studio Italia’ nel corso della trasmissione Universo RossoAzzurro, in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com, focalizza l’attenzione sul momento attraversato dal Catania e la sfida alla Ternana:
Piero, una tua considerazione sul pareggio interno con la Reggina.
“Onestamente mi aspettavo molto di più dalla Reggina. Per loro Catania rappresentava uno snodo molto importante. Prestazione da grande squadra del Catania nel primo tempo. Bella partita con un avversario tosto. Tutto sommato lo 0-0 contro la capolista può andare bene. Era anche impensabile fare 90 minuti a grande ritmi visto che pochi giorni prima si era giocato in Coppa. Faccio notare che con le prime cinque della classe il Catania non ha ancora mai vinto, avendo raccolto pochi punti”.
Ad inizio stagione eri critico su Mbende. Adesso come valuti le prestazioni del difensore?
“Su Mbende pesa tantissimo la gara di Coppa al ‘Liberati’. Quella partita lì non ci voleva perchè la qualificazione è sfumata purtroppo anche a causa sua. Per il resto per fortuna questo difensore sta giganteggiando in difesa e potrebbe costituire anche una plusvalenza a fine campionato. Il giocatore andava messo nelle condizioni di essere più performante ad inizio stagione. L’infortunio di Saporetti era un grosso problema all’inizio, c’è stata una fase del campionato in cui Esposito era disastroso. Adesso il Catania vanta una coppia di centrali che funziona, ma lo 0-0 nelle reti subite ed il pareggino non basta. Dietro ci sono squadre che corrono e tentano di allungare, rappresentano brutte gatte da pelare. Adesso gli 0-0 non te li puoi più permettere. Posso capire lo 0-0 di Francavilla, quello con la Reggina o la Ternana in Coppa, ma la classifica è molto corta. C’è il rischio di scivolare al nono o decimo posto. Se arrivi settimo giochi il primo turno in casa e puoi passare anche con il pareggio. Se arrivi sesto affronteresti la nona ed è ancora meglio. Ben venga scalare la classifica ma non bisogna scendere al di sotto del settimo posto altrimenti il primo turno dei Play Off lo faresti in trasferta ed un eventuale pareggio premierebbe l’altra squadra”.
Domenica, per la quarta volta, sarà ancora Catania-Ternana…
“Eterna lotta con la Ternana, avversario che non sta simpatico considerando l’estate del 2018. Meglio affrontarlo adesso senza avere avuto un impegno infrasettimanale alle spalle. E’ un momento importante per mettere la freccia e fare anche una bella vittoria, non casuale. Di quelle che non vediamo da molti mesi a Catania. La Ternana è vittima della maledizione del girone C. Ha un organico pazzesco, un attacco assurdo, giocatori di categoria misti ad elementi di categoria superiore ma è in difficoltà perchè questo è un girone difficile. Il Presidente poi non mi pare aiuti molto ad essere sereni. Secondo me Gallo rischia la panchina e potrebbe essere una mazzata decisiva per lui. Mi pare tecnico poco adatto al girone. Tatticamente la vedo una gara complicata. La Ternana possiede giocatori che in pochi minuti possono dare una bambola al Catania, però c’è un calo fisico evidente mentre il Catania sembra in recupero. E’ la quarta volta in questa stagione che affronti gli umbri, una vittoria la dovrai azzeccare prima o poi…”.
Problemi in zona gol per il Catania. Perchè secondo te?
“Per caratteristiche manca il Sarno della situazione. Quando finalmente era stato recuperato dall’infortunio e poteva essere utile alla causa, è stato immediatamente sbolognato. Questo fa allargare le braccia perchè un Sarno in più sarebbe stato una manna dal cielo adesso. Però mi permetto di fare una critica a Lucarelli. Da quando è arrivato, mi sarei aspettato molto di più dal Catania in avanti. La squadra è perennemente zoppicante nella fase offensiva, anche quando aveva a disposizione Di Piazza e Curiale. Mancherebbe un attaccante vero che il Catania non si è potuto permettere di acquistare. Però secondo me Lucarelli con il materiale umano che ha attualmente potrebbe fare di più. Magari il suo è un percorso lento e vedremo più avanti, ma con questa media realizzativa si rischia grosso in chiave Play Off”.
Fossi in Lucarelli, cosa faresti per ovviare ai problemi in fase realizzativa?
“Quando mancano una decina di partite alla fine e devi quantomeno blindare il settimo posto, direi che esperimenti e cambi di modulo non siano la soluzione migliore. Sul piano tattico si cammina su una lastra sottilissima di ghiaccio, mi auguro che non ci siano altri infortuni. Cercherei piuttosto di capire perchè alcuni giocatori non riescano più ad andare al tiro, o ci si affida a conclusioni da fuori. Poi magari assistiamo a secondi tempi in cui non si crea nemmeno un’occasione da rete. Bisognerebbe fare in modo che Di Molfetta, Barisic e Mazzarani vedano di più la porta. Io mi affiderei ad un training per cercare di migliorare le prestazioni offensive. In passato Mazzarni i gol li faceva, certo però c’erano ali e attaccanti abbastanza pressanti. Non lo so, secondo me bisogna fare un lavoro anche di recupero dei giocatori che il Catania ha in rosa, che non sono affatto scadenti”.
Si ringrazia Piero Armenio per la gentile concessione dell’intervista.
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