Verso il match con la Reggina
In vista di Catania-Reggina, il sito ufficiale rossazzurro pubblica in anteprima l’editoriale del tredicesimo numero stagionale del periodico “Il Catania Stadio”:
“Il cuore ha sempre ragione”
Ottavo in classifica con 36 punti, il Catania affronta oggi la Reggina, che procede speditamente in vetta alla graduatoria e tiene a debita distanza Bari, Monopoli e Ternana: serve una prova d’orgoglio, d’intelligenza, di sacrificio e di qualità
La scena più bella e significativa dell’intenso film rossazzurro vissuto giovedì pomeriggio in questo stadio è, senza dubbio, quella successiva al triplice fischio: Cristiano Lucarelli e i suoi ragazzi salutano i tifosi ringraziandoli con un applauso ed i sostenitori del Catania, nella delusione per la mancata vittoria ma con il cuore gonfio d’orgoglio per aver riscontrato massimo impegno e carattere, trovano la forza per ricambiare ed incoraggiare, avviando così idealmente la preparazione all’impegno successivo.
Questa è l’immagine più nitida del pomeriggio del 13 febbraio, immortalata dai fotografi a bordo campo, ma non è l’unica destinata a rimanere impressa nella memoria emotiva di chi scrive.
Anche l’applauso riservato dalle tribune alla Curva in occasione del primo coro, infatti, ha espresso senza parole un concetto fondamentale: coesione.
Fermandoci un attimo a giocare con le parole, adesso, possiamo scoprire insieme che coesione e poesia non fanno rima ma contengono quattro lettere uguali e nella stessa successione: come se una propiziasse l’altra, come se entrambe contenessero lo stesso segreto di bellezza.
In effetti, cari affezionati lettori, conoscete poesie calcistiche scaturite e recitate in assenza di una base di sentimenti forti e positivi realmente condivisi?
È una comunità sportiva degna di ammirazione, quella in cui un sentimento unico si traduce in tante idee differenti e le stesse si riuniscono nella legge aggregatrice del cuore, che infine ha sempre ragione.
Il pensiero unico non è generalmente bello né fruttuoso e nel calcio è addirittura improponibile, perché sul rettangolo verde, da un secondo all’altro così come da una settimana alla seguente e nel corso degli anni, tutto cambia e richiede nuovi pensieri, nuovi slanci e nuove direzioni.
È auspicabile che sia sempre identica soltanto la passione, in tutti i settori dello stadio, in tutte le zone del campo e in panchina: a Catania, giovedì, è andata proprio così, perché infine Catania regna, come ripetevamo ai tempi del liceo noi, quarantenni di oggi.
Regna e insegna come si condivide la passione, cioè legittimandosi reciprocamente sulla base di un presupposto semplicissimo che non può e non deve mai essere dimenticato: l’amore.
Arriva la Reggina, una squadra fortissima: maggior numero di vittorie, minor numero di sconfitte, miglior differenza reti grazie al miglior attacco e alla miglior difesa, otto punti di vantaggio sulla seconda, un campionato in carrozza.
Il Catania, però, partendo dal rispetto non giunge alla paura, perché nel cuore del Catania, la squadra che mette insieme mille idee con la forza di un solo sentimento, c’è solo la voglia di farcela, la stessa che traspare dagli occhi del suo allenatore, a tratti lucidi e sempre sinceri.
In alto le Proboscidi.
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