Conferenza stampa di Salvatore Campilongo, allenatore della Cavese, in vista del confronto con il Catania:
“Può essere una partita trappola. C’è tanto clamore, tante chiacchiere attorno a questo Catania. Smembrata la squadra, rischio fallimento societario… tutta una serie di situazioni a cui non credo e non ho mai creduto. Sarà una gara difficile. Ci siamo allenati bene anche con il freddo, con il vento. Da lunedì abbiamo iniziato a lavorare per non tralasciare niente. Sarà una partita tosta, difficile. L’intensità, l’approccio mentale, la voglia di crescere sempre più, di essere protagonisti ci dovranno accompagnare fino alla fine. Io ho detto ai ragazzi, facendo un paragone con la Vibonese di 5 domeniche fa, che era la squadra più in forma del campionato, ottava in classifica. Adesso invece la Vibonese si ritrova in una situazione inaspettata. Dobbiamo stare sempre con le antenne diritte”.
“La gara d’andata col Catania? Io sono ancora un pò inca… per quella partita che non meritavamo di perdere. Era un’altra Cavese, è stata la seconda partita con me in panchina. La squadra non era in condizione ma poi nella ripresa abbiamo fatto una grandissima gara. Lodi segnò su una punizione magistrale e subimmo il secondo gol al 45′. Nella ripresa siamo usciti fuori, fallimmo un rigore e potevamo riaprire il match. Ci è rimasta la ferita, anche perchè quattro gol sono tanti. Però adesso è un’altra Cavese, molto più equilibrata, cresciuta in condizione e sul piano mentale, del gruppo. Sono convinto che faremo una grande partita”.
“Beleck? Da un mese non gioca però io ritengo che, in ogni caso, un giocatore non possa cambiare l’inerzia di un assetto tattico. Ha grande fisicità, in questo momento il Catania non ha attaccanti di ruolo quindi era necessario prendere una punta con le sue caratteristiche avendo venduto tanti giocatori. Può fare comodo al Catania un calciatore così ma poi è l’assetto di squadra che determina. Catania ambisce alla salvezza? Questo è un torneo tosto, difficile. Non credo che si debba salvare, però farebbe bene a guardarsi alle spalle dalle altre squadre che si sono rinforzate. Anche perchè nel girone di ritorno difficilmente ti lasciano punti. Picerno, Bisceglie e Rieti sono formazioni che se la giocano e nessuno vuole retrocedere. Non l’ho mai pensato ma anche il Catania non può considerarsi salvo”.
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