Peppe Di Stefano, giornalista di Sky Sport, dice la sua in merito alle vicende di casa Catania. Lo fa intervenendo telefonicamente ai microfoni di Radio Delfino:
“Sapevo 6-7 giorni prima del noto messaggio mandato ad alcuni giocatori per gli auguri di Natale, non tutti. Ci sono problemi di natura economica legati a Finaria e Meridi ma io sono convinto, poi magari mi sbaglio, che il Catania non rischi di fallire. Io penso che il Catania sia in una difficoltà economica tale per cui se gli altri anni, ad agosto o gennaio, potevi spendere milioni di euro per completare la rosa, adesso la rosa la devi snellire per arrivare a fine stagione. Non sono tanto convinto di queste cordate che stanno circolando. Io ho vissuto due closing con il Milan e ritengo che chi vuole comprare, compra e lo fa in gran segreto senza parlare alle tv, a fari spenti. Fai una due diligence, firmi un patto di riservatezza, mostri i conti bancari e diventi proprietario del club. Che Pulvirenti voglia vendere mi sembra chiaro. Con tutti i sacrifici economici sostenuti ha ancora la forza per tenere in vita il Catania, ma probabilmente non per riportarlo in alto. Ci sono club di Serie C che vivacchiano, ma una cosa è chiamarti Catania oppure, faccio un esempio, Cavese. Ci sono parametri economici diversi, il Catania ha bisogno di un proprietario che ti permetta di fare il Catania”.
“Io vedo, senza conoscere bene i fatti vedo, una situazione complicata ma non disperata. Gli stipendi sono stati regolarmente pagati a tutti, compresi i giocatori già andati via. Il tifoso è disperato perchè anni fa il Catania militava in Serie A e lo capisco, ma è difficile trovare un Presidente proprietario che oggi si possa sobbarcare i debiti del Catania. Deve comprare anche Torre del Grifo. Ci sono acquirenti che attendono il fallimento del Catania, ma questo non sarebbe nei desideri dei tifosi. Spero vivamente che Follieri o eventuali cordate risolvano la questione e che anche imprenditori locali ne abbiano la forza. Faccio un ragionamento. Se tu Pulvirenti sai che smetti a giugno, perchè continui ad investire soldi adesso? Bisogna capire bene la situazione. Meglio morire o vivacchiare? A Palermo, Napoli, Firenze hanno preferito una nuova proprietà . A Catania sembra esserci un amore infinito per la matricola, che venga preferita la matricola in Eccellenza ad una nuova denominazione in Serie B. Il tifo rende viva la città , ma bisogna capire quel è la soluzione migliore per accontentare i tifosi. Poi potrebbe anche verificarsi un miracolo sportivo, ottenendo la promozione in B. Ora vediamo cosa succederà sul mercato. Ad oggi il Catania ha ceduto giocatori non titolari nell’ossatura base e non si sta indebolendo. Si parlava di un cambiamento radicale ma al momento non è così. Il mercato è lungo e l’attuale rosa è da primi 4-5 posti. Mi dispiace, poi, riscontrare che si sia creato un grande distacco all’interno dell’ambiente. I problemi si risolvono, però io vedo disaffezione, poca gente allo stadio. Questo mi impressiona di più”.
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