Vigilia di Catania-Potenza. Conferenza stampa fiume di mister Cristiano Lucarelli (qui il punto sul mercato ed il caso Welbeck). Ecco le parole più significative del tecnico livornese:
“La situazione del Catania non favorisce pensieri positivi, ma secondo me la prestazione di Francavilla è importante. Noi abbiamo utilizzato Di Piazza dal 1′ che veniva da un infortunio. Barisic durante la sosta natalizia si era fermato e gli abbiamo chiesto un sacrificio ed al solito ha risposto presente. Tra i giornali locali e nazionali ho letto una differenza di valutazioni in pagella incredibile sulla prova offerta da Barisic a Francavilla. C’è stato un calo fisico da parte nostra nel secondo tempo giocando su un sintetico che per noi è un terreno nuovo. Su un rettangolo di gioco stretto, tutto attaccato al campo. Il tempo effettivo di gara lì è molto più alto, sembrava quasi di giocare in una gabbia. Abbiamo concesso una superiorità numerica in mezzo al campo com’era ovvio che fosse giocando loro con 5 centrocampisti, questo ci ha fatto perdere tante energie. Ho visto l’andamento della Virtus negli ultimi quattro campionati di C, solo poche squadre non hanno subito gol su quel campo. Il Catania ha preso reti due volte, il Potenza che vanta una delle migliori difese del campionato ha subito tre gol in questo torneo. La Vibonese ha perso 6-2, la Reggina ha fatto 1-1, il Bari ha riportato un ko per 1-0. Ora siccome io sono un sognatore ma anche realista, non credo che oggi possiamo pensare di essere a livello di queste squadre dal punto di vista tecnico. Ritengo quindi che pareggiare 0-0 con un primo tempo fatto in una certa maniera e 4 occasioni nitide, non è da buttare via. Il Catania ha segnato 29 gol, non male. Delle squadre di vertice nei tre gironi di Serie C, siamo però gli unici con reti subite più alte di quelle segnate. Prendere 30 gol è un’anomalia. Se poi andiamo a vedere i risultati alla ripresa del campionato con tante sorprese… io giudico lo 0-0 di Francavilla in maniera totalmente diversa da come ho sentito. Capisco la situazione generale che non favorisce pensieri positivi, ma il Catania è squadra e sta lottando nonostante tutto, inoltre l’atteggiamento mi è piaciuto. Settimana scorsa ho parlato di kamizake, cioè di un gruppo che non si faccia in alcun modo condizionare dai problemi fuori dal campo. Intendo persone che non hanno niente da perdere e riescono a supportare e sopportare una situazione del genere. Anche noi come i tifosi siamo un pò vittime di questo. Mi faccio da solo un assist nel dire che noi come staff e calciatori non ci stiamo sottraendo, malgrado i nostri limiti, alla battaglia. I problemi di Catania tra tifosi e società esistono come in tantissime altre piazze. Giustamente il tifoso ha tutto il diritto di criticare se le cose non vanno in una certa maniera, specie in una piazza come Catania che meriterebbe altri palcoscenici. Però l’allenatore ci sta mettendo la faccia, la quasi totalità del gruppo idem e lotta”.
“Il Catania sta diventando una squadra di uomini veri nonostante i limiti, stiamo lottando e abbiamo bisogno del sostegno dei nostri tifosi. Non possiamo continuare ad andare avanti così. Navighiamo già nelle difficoltà. Questa situazione non l’abbiamo creata noi. Stiamo facendo di tutto per cercare di dare dignità al Catania con le nostre forze, lottando su ogni pallone, correndo, facendo le barricate, mettendoci il casco in testa come a Francavilla in cui ci sono stati momenti di sofferenza. Abbiamo in rosa giocatori che possono piacere o non piacere. Io ad esempio vorrei avere 11 Barisic nella mia squadra. A volte non si capiscono le giocate che fa ma è leale e dà il cuore per il Catania, corre costantemente e se c’è da fare a cazzotti lo fa. Poi può avere dei limiti ma è un guerriero, uno vero. Ribadisco che abbiamo già mille difficoltà. E’ impensabile andare avanti senza i nostri tifosi. Va bene contestare la società ma si può anche fare il tifo. Soprattutto se questi ragazzi stanno mettendo il massimo dell’impegno. Domani abbiamo convocato dei 2002, siamo incerottati ma andremo a fare battaglia con un avversario forte. Non possiamo pensare che il Potenza giochi in casa, o la Reggina pure. Ci servono i nostri tifosi. Giustamente sono arrabbiati, hanno il diritto di contestare, ma poi c’è la partita. E sul campo dobbiamo essere insieme, noi e i tifosi. Perchè tanti giocatori se ne sarebbero andati. Probabilmente anche qualche allenatore. Noi siamo ancora qua. Io non parlo in questa sede di futuri acquirenti, cordate e non cordate. Ai ragazzi ho detto che fuori dal campo non possiamo fare niente. I tifosi spero lo capiscano. Noi possiamo dare un grande aiuto al Catania perchè è vero che la normalità sarebbe che questo treno deragliasse anche sul rettangolo verde. Noi lo stiamo tenendo sui binari, coi nostri difetti e pochi pregi. Stiamo facendo il nostro. Potremmo riuscire a realizzare un’impresa sportiva storica, non facile perchè io non vendo sogni alla gente e i tifosi del Catania sono stanchi di sogni e promesse. Ma oggi c’è una reale possibilità, il campo. E’ tremendamente difficile ma c’è una speranza che sul campo giocatori del Catania, staff e tifosi insieme possiamo realizzare qualcosa d’incredibile, come è successo a tante squadre negli anni. Questo non è un appello ma la realtà delle cose. Ora ci aspettano numerose partite, saremo stremati tra campionato e Coppa, turni infrasettimanali. Possiamo prendere tutti gli integratori che vogliamo ma senza tifosi si fa fatica”.
“Il 2 gennaio quando sono rientrato ed ho guardato le facce dei giocatori, abbiamo dovuto reclutare e trovare ogni maniera per rimettere in pista la squadra. Sembrava un funerale, non il giorno del ritrovo. Non è stato facile farli approcciare in quella maniera alla partita di Francavilla, il morale era a terra. Ecco perchè richiamo la presenza dei nostri tifosi, lo dico con umiltà e senza presunzione. Non posso fare tutto da solo, ho bisogno di un aiuto e possono darcelo solo i tifosi perchè quando vogliono sanno essere il 12/o uomo. Pur con i nostri limiti la squadra c’è, sta dando dei segnali. Il binomio squadra-tifosi non può rompersi. Non vinceremo tutte le gare da qui alla fine però impegno, rispetto e senso d’appartenenza ci sono nei ragazzi. Invito i tifosi a riflettere su questo. Come si può giocare in trasferta a casa nostra? Lasciare il territorio in mano agli altri non va bene. Modulo? Andiamo avanti con il 4-2-3-1. Avendo dei centrocampisti con qualità prettamente di recupero palla, la fantasia dobbiamo metterla lì davanti impiegando più giocatori possibili in attacco. Visti anche i tanti esterni in rosa è sistema di gioco più logico da adottare. Poi possiamo fare tutto, compreso il 3-5-2 e 4-3-3. Ma secondo me il 4-2-3-1 sta dando equilibrio e la palla scorre meglio nelle nostre giocate. Non c’è motivo di cambiare. Qualche preoccupazione ce l’avevo quando affrontavamo squadre schierate col 3-5-2 ma adesso abbiamo trovato un equilibrio tale che possiamo permetterci di accettare il 2 contro 2 in fase difensiva, grazie anche alla crescita del reparto difensivo ma soprattutto di Esposito, Calapai e Pinto nonchè di Mbende da quando sono arrivato io. Aspettiamo che anche Saporetti si allinei alla condizione mentale e fisica degli altri. La scomparsa di Corti ed Anastasi? Esprimo la mia solidarietà alle famiglie per la perdita importante dei loro cari. Il primo fu importante per il Calcio Catania e l’altro per la Catania calcistica perchè ha rappresentato la catanesità in Italia”.
“Sia Vicente che Curcio sono a disposizione ma non pronti per partire dall’inizio. Entrambi si portavano dietro una mancanza di partite ufficiali da 5 mesi a questa parte. Curcio è un pò più avanti ma in queste due gare ravvicinate ci sarà bisogno anche di loro. Dobbiamo gestire questi incontri nell’arco di 72 ore, poi ce ne sarà un altro a Viterbo, la Ternana a Terni, un’altra partita in casa. Sono tutti confronti di alto livello e numerosi. Dovremo ruotare tutti gli effettivi. Purtroppo Dall’Oglio non ci sarà. Noce ha l’influenza. Mazzarani non è al 100% ma è importante che partecipi alla vita di gruppo, spero che non ci sia la necessità di utilizzarlo. Era previsto il suo rientro per lunedì ma abbiamo chiesto al ragazzo la disponibilità e viene con noi. Abbiamo leggermente anticipato i tempi di recupero. Facciamo gli scongiuri ma ad oggi con Pinto in campo – che ha recuperato – non si è mai perso e speriamo di continuare così. Ricordiamo che il Potenza è forte, quadrato, ha un bravo allenatore e vorranno riscattarsi dell’eliminazione di Coppa, poi sono sempre abbastanza agguerriti nei confronti del Catania. Ho letto le dichiarazioni del Presidente rossoblu che non ha gradito la presenza degli assistenti. Richiamare l’attenzione sugli arbitri è roba vecchia nel calcio. Prendo atto del fatto che a Potenza abbiamo passato il turno perchè ci hanno dato un rigore ed è stato espulso il loro Presidente, presenza importante in mezzo al campo. Sappiamo che avranno il dente avvelenato anche per questo. Ma con quello che stiamo vivendo noi, siamo abituati al peggio”.
“Il Potenza? Sono bravi a ribaltare l’azione. Loro riconquistano palla e vanno a cercare spesso Isgrò, dietro dovremo lavorare più sulla marcatura preventiva singola ed essere bravi a perdere meno palloni possibili quando impostiamo perchè loro saltano il centrocampo e cercano subito gli esterni per fare l’uno contro uno. Dovremo essere ordinati tatticamente e prestare attenzione a questa come altre giocate di prima quando la palla arriva sulle fasce. Il campo dirà se abbiamo lavorato bene. Io preparo la squadra per provare a vincerle tutte. Poi non è sempre possibile questo. Non posso cominciare a fare dei calcoli perchè siamo in un limbo in questo momento. Domenica servirebbe un’impresa perchè il Potenza sta dimostrando di essere più forte di noi o quantomeno più bravo. E’ legittimo che loro dicano di venire a Catania per vincere. Come noi del resto. Tutti vogliono battere tutti, tutti sanno che gli episodi decidono le partite del girone C in favore di chi voglia stringere i denti fino al 95′. Sono tutte molto equilibrate le gare. Se il Catania perde 5-0 a Vibo ed il Francavilla fa 6 gol alla Vibonese allora avremmo dovuto perdere 11-0 domenica scorsa? Le partite di questo girone si possono vincere o perdere con chiunque. Le porta a casa chi rimane sul pezzo fio al 95′, e noi ci siamo rimasti domenica su un campo difficile. La squadra sta assimilando le regole del raggruppamento C, cosa che in precedenza probabilmente era un pò mancato. Il fatto che Di Piazza non giochi domenica? I salari di C sono vicini a quelli di lavoratori normali, ognuno reagisce alle difficoltà come meglio crede. Io mi esalto, ci sguazzo quasi in queste situazioni perchè mi do delle risposte. Da calciatore alzavo sempre la soglia della sfida, di volermi conoscere. Cosa potevo fare? Sono arrivato in Nazionale, ho fatto la Champions due volte, la Coppa Uefa, sono stato capocannoniere con Cristiano Ronaldo allo Shakhtar nella fase a gironi. Perchè ci ho creduto ed ho voluto sfidare l’impossibile. Mi esalto nelle situazioni di difficoltà. Questa di Catania è grossa ma io, lo ripeto, ho bisogno dei tifosi del Catania perchè da solo non riesco”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***