Il Direttore Generale del Catania Pietro Lo Monaco, ai microfoni di TMW Radio parla della situazione societaria del club rossazzurro:
“Capita anche a noi ogni tanto di vincere qualche partita (ride, ndr). Siamo in una situazione d’emergenza, tutto quello che viene fa bene al morale, al cuore e ci aiuta ad andare avanti in un momento abbastanza critico per l’azienda. Confermo di essere dimissionario dall’incarico di Amministratore Delegato ed Amministratore Unico della Calcio Catania Servizi”.
“Noi tre anni fa abbiamo cominciato un percorso veramente virtuoso perchè il Catania era praticamente azzerato. Il disavanzo di bilancio lo abbiamo portato da -16 a -4, la società ha ripristinato il centro sportivo, il settore giovanile. Abbiamo mandato ben 4 ragazzi in Serie A e altri 4 forse andranno via a gennaio. Abbiamo fatto campionati competitivi con quello che avevamo a disposizione. Oggi la proprietà ha difficoltà serie a proseguire un certo percorso. E’ capitata anche questa convergenza negativa, nel senso che evidentemente l’ambiente si aspettava più di quello che si era nelle condizioni di dare. Ha praticamente abbandonato la squadra. Siamo passati da 40-50mila euro d’incassi a partita a 8-9mila euro. E’ diventato difficilissimo gestire tutto. Questo unitamente ad una situazione debitoria pregressa che si stava sanando ma ha subito un notevole rallentamento. Da qui è scaturita anche l’idea della proprietà di aprire ad un’eventuale cessione dell’azienda. Si sta alla finestra per cercare di far sì che qualcuno possa prendere il Catania. Per chi volesse fare calcio, potrebbe essere un investimento giusto”.
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La litania è sempre la stessa. Inoltre una volta dice che la crisi economica è quasi superata, un’altra che è mostruosa; un giorno si dimette facendo intendere che lascia la carica di a.d. subito e al più presto anche quella di direttore generale, ora non lascia questa carica per interesse di restare consigliere di lega, MA RESTA SENZA STIPENDIO. Ora riprendono gli alti lai (leggi: lamenti) per lo stadio vuoto.
Ma la smettano lui è tutti i dirigenti. Vendano immediatamente la società e il Massmino si ripopola: NON NE POSSIAMO PIÙ, VOLETE CAPIRLO?
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