IL CATANIA STADIO: l’editoriale dell’undicesimo numero stagionale

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Verso il match con l’Avellino

In vista di Catania-Avellino, il sito ufficiale rossazzurro pubblica in anteprima l’editoriale dell’undicesimo numero stagionale del periodico “Il Catania Stadio”:

“Periodo cruciale”  

Davis Curiale ad un passo dal significativo traguardo delle cento presenze in maglia rossazzurra: dopo il gol siglato dal dischetto contro il Potenza, il numero 11 ha ribadito in sala stampa il sincero affetto per il Catania

Il Catania non vince in campionato dall’otto dicembre, quando s’impose per 1-0 a spese del Rende: sebbene nelle ultime sette gare del torneo in corso abbia subito una sola sconfitta, sul campo della Paganese, deve ritrovare il successo per recuperare le posizioni cedute nelle ultime settimane. 

Riuscire a non perdere ed in genere a limitare i danni quando a dispetto di una buona prestazione la sorte non assiste, com’è stato contro il Potenza, è un segnale confortante in termini di solidità, carattere ed equilibrio, senza dubbio, ed esprime un miglioramento apprezzabile ed apprezzato che però non può bastare. 

La formazione guidata da Cristiano Lucarelli è scivolata infatti all’ottavo posto ed al di là delle possibilità legate alla Coppa Italia Serie C occorre tenere presente la fondamentale importanza di conquistare almeno la settima piazza, in chiave playoff. 

Già l’occasione odierna, considerando il match Teramo-Catanzaro, è propizia e significativa: per quanto manchino ancora ben 17 giornate alla fine della regular season e sia conseguentemente possibile ipotizzare vari scenari di classifica, l’esperienza insegna: fissare obiettivi intermedi, siano di brevissimo, breve o medio periodo, può aiutare anche sul piano emotivo il processo di rigenerazione in corso, tra assestamento successivo al momento più duro vissuto a Vibo Valentia e mutata fisionomia a seguito delle operazioni di mercato in entrata ed in uscita. 

Il turno infrasettimanale, in questo senso, offre una chance ma riserva il classico “osso duro”: l’Avellino è infatti ben altro, rispetto alla compagine che accusava chiare amnesie e faceva i conti con serie lacune all’alba della stagione, quando il Catania segnò sei gol al “Partenio” e fu padrone della scena. 

Con Ezio Capuano in panchina, la compagine irpina si è risollevata, ha riscoperto identità di gioco ed ha messo in mostra individualità molto interessanti: al Di Paolantonio già ammirato in agosto si aggiungono alcuni elementi esperti e giovani tecnicamente ben dotati come Micovschi e Parisi, per citarne soltanto due. 

Non inganni la rosa “corta”, che spesso funge da moltiplicatore di energie. 

Biagianti e compagni, dal canto loro, hanno conquistato al “Massimino” 22 dei 30 punti complessivi ed hanno dimostrato, domenica scorsa, di non valere certamente dieci lunghezze in meno della quarta in classifica: è il momento di cominciare a raccogliere i frutti di un lungo e paziente lavoro di riavvio del sistema tecnico-tattico, iniziato con un intervento in emergenza volto a tamponare le falle relative al numero di gol subiti ma adesso da sviluppare in gol, punti e risalita. 

Forza, ragazzi.

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