Mercoledì il Catania sarà di scena sull’insidioso campo di Pagani, dove ad attendere i rossazzurri ci sarà una squadra in salute, fuori dalla zona calda ed a pochi punti dai Play Off.
Espugnare lo stadio “Marcello Torre” è impresa ardua, in quanto la Paganese ha perso una sola volta in casa (0-1 contro il Bari a novembre) e in questo campionato ha imposto il pareggio a formazioni come Reggina e Catanzaro. Inoltre la squadra campana ha realizzato 27 gol, gli stessi del Catania, subendone qualcuno in meno rispetto alla formazione etnea. Tra i giocatori che si stanno mettendo particolarmente in luce dal punto di vista realizzativo c’è anche il difensore Marco Schiavino, autore di 4 reti al pari degli attaccanti Scarpa e Alberti, con Diop cliente scomodo e migliore finalizzatore a quota 7 gol.
L’organico a disposizione di Alessandro Erra (già difensore di Crotone e Ascoli), che adotta generalmente il 3-5-2, è composto da giocatori esperti come il già citato Scarpa, gli ex di turno Calil e Caccetta, il terzino ex Chievo e Atalanta Boukary Dramè, i difensori Mariano Stendardo (fratello dell’ex rossazzurro Guglielmo) e Aniello Panariello, i centrocampisti Capece e Bramati e il portiere ex Siracusa Paolo Baiocco, affiancati da giovani di prospettiva come Gaeta, Alberti, Perri e Sbampato.
Per la Paganese questa si tratta della diciottesima stagione in terza serie, dove vanta come miglior risultato raggiunto un secondo posto alle spalle del Bari nel campionato 1976-77. In virtù di quel piazzamento, il club campano prese parte l’anno seguente alla Coppa Anglo-Italiana, competizione riservata per l’appunto a squadre inglesi ed italiane svoltasi attraverso varie formule tra il 1970 e il 1996.
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