Il collega della redazione di ‘CalabriaSport24.net’ Andrea Rosito ha rilasciato alcune dichiarazioni ai nostri microfoni, quando si avvicina il confronto tra Catania e Rende allo stadio “Angelo Massimino”. Focus principalmente rivolto alle vicende di casa biancorossa.
Catania-Rende, gara dall’esito scontato?
“Sulla carta la partita è in mano al Catania, però si sa il calcio è strano e può succedere di tutto. Il Rende è andato a conquistare un punto difficile a Catanzaro ed ha tenuto testa alla Reggina per tutto il secondo tempo, prima di crollare nel finale. Al ‘Granillo’ la squadra di Tricarico è rimasta in partita, poi la Reggina in contropiede ha chiuso la gara quando i biancorossi erano sbilanciati. Il Catania possiede uomini e mezzi per vincere contro una squadra forse troppo giovane per la categoria”.
Quest’anno il Rende naviga in cattive acque, cosa non sta funzionando?
“Nel calcio quando si rinnova così tanto, il rischio di andare incontro ad una stagione fallimentare c’è. Pare che la squadra si sia ripresa nonostante le ultime sconfitte, le prestazioni sono state incoraggiati. A gennaio il Rende può andare a puntellare quei reparti in cui gli acquisti estivi non si sono rivelati azzeccati. E’ venuta a mancare l’esperienza di giocatori come Loviso e Libertazzi. Il primo per problemi fisici, il secondo non è riuscito ad entrare negli schemi di Tricarico. Ci sono, comunque, elementi interessanti da cui ripartire per il girone di ritorno”.
Ritieni che la salvezza sia alla portata della squadra biancorossa?
“La situazione del Rende è difficile ma la classifica è corta. Il caos del Rieti può dare una mano, anche se la squadra laziale sembra avere risolto i suoi problemi. Basta una scintilla per rilanciare le ambizioni biancorosse in ottica salvezza”.
Quale formazione potrebbe opporre il Rende al Catania domenica?
“L’assenza di Rossini pesa perchè è un elemento importante. Per il resto non credo ci saranno grosse novità rispetto alle ultime uscite. In difesa la garanzia è Nossa, attorno a lui tanti giovani interessanti. In mezzo al campo l’assenza di Loviso è ormai scontata perchè rientrerà molto probabilmente il prossimo anno. Collocolo e Murati sono due profili interessanti a centrocampo, soprattutto il secondo scuola Milan sta facendo bene ultimamente. In avanti Vivacqua avrà il peso dell’attacco sulle spalle ed i pericoli possono arrivare da Scimia, bravo tra le linee e nell’uno contro uno, rapido. Può essere lui l’arma in più e vorrà fare bene in uno scenario magnifico come il ‘Massimino'”.
Lotta promozione. Reggina ormai destinata al primo posto, oppure ritieni che il discorso si possa riaprire?
“La Reggina sta navigando a vele spiegate verso la promozione però la Ternana tiene botta, il Bari si sta riprendendo dopo un inizio difficile. Basta poco, un episodio. La Reggina avrà gli scontri diretti più importanti da giocare in casa, ma dovrà affrontare trasferte difficili come Catanzaro e Catania dove possono perdere punti pesanti. Le squadre di Toscano, poi, tra gennaio e febbraio accusano spesso una flessione. Può succedere di tutto, ma gli amaranto restano favoriti per il primo posto finale. Attenzione, comunque, a Bari e Ternana”.
Passiamo al Catania. Credi che la squadra abbia i mezzi per ottenere un buon piazzamento Play Off e giocarsi tutto agli spareggi?
“Per il Catania i Play Off sono un viatico importante. Io ho vissuto in prima persona, in quanto cosentino, la cavalcata del Cosenza. Bisogna arrivarci bene e con la condizione fisica giusta, giocandosi il tutto per tutto in gare secche. Le individualità importanti ci sono a Catania. Sarà difficile, ci vorrà anche un pizzico di fortuna perchè gli episodi in partite secche sono determinanti, ma penso che il Catania possa salire in B tramite spareggi. Lo merita la piazza, la tifoseria ed è una delle squadre con più blasone, a cui la Serie C sta stretta”.
Considerazione finale su Lucarelli. E’ l’uomo giusto per provare a risollevare le sorti del Catania?
“Lucarelli è sempre stato il mio idolo calcistico. Ho iniziato a seguire il Cosenza Calcio negli anni in cui lui debuttava tra i professionisti a suon di gol. Affetto smisurato nei suoi confronti. Conosce l’ambiente ed è un grande motivatore. Vuole rilanciarsi dopo una stagione difficile a Livorno. E’ tornato a Catania dove ha già lavorato non facendo male. Ogni anno una squadra come il Catania parte con l’idea di vincere. Lui è stato anche sfortunato col Siena nella semifinale Play Off perchè bastava davvero poco per approdare in finale. Può essere l’uomo giusto per rilanciare una squadra dotata di elementi importanti e di un grande pubblico, dovrà anche ricompattare l’ambiente per tornare in alto”.
Si ringrazia il collega Andrea Rosito per la gentile concessione dell’intervista.
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