Riproponiamo le parti salienti di un’intervista che il Direttore Sportivo azzurrostellato Guglielmo Accardi rilasciò prima del rinvio, causa impraticabilità del campo, della partita Paganese-Catania ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com. Spazio riservato a molteplici aspetti di sicuro interesse. In particolare il campionato sin qui disputato dagli azzurrostellati con un’analisi approfondita del girone C e del Catania.
Quanto è stimolante affrontare una squadra come il Catania?
“Queste sono partite in cui le motivazioni arrivano da sole, l’ambiente intorno è già carico di suo. Sono gare che fanno bene a questo campionato e creano quel clima importante nel quale noi speriamo di esaltarci davanti ai nostri tifosi che, mi auguro, siano numerosi. Questo girone è tosto, ci sono tante squadre importanti. Il momento in cui affrontarle è sempre relativo. E’ una partita difficile come ce ne saranno altre. E’ vero che il Catania fuori casa ha balbettato più di una volta, ma parliamo di una squadra di valore, con giocatori di spessore e sicuramente ci creerà dei problemi. Sarà un match difficilissimo che andrà giocato al massimo delle nostre possibilità se vogliamo venirne a capo”.
Come valuta il ritorno di Lucarelli sulla panchina rossazzurra?
“Credo che tutto sommato abbia fatto bene nella precedente gestione a Catania. Conosce l’ambiente, la squadra e la categoria. Da questo punto di vista penso che il Catania possa beneficiarne e mi sembra che le ultime prestazioni siano state abbastanza convincenti. Rimane una gara difficile ma ripeto, Lucarelli credo possa avere dato quel qualcosa in più alla squadra. Aumentano per noi le difficoltà”.
Qual è l’obiettivo stagionale della Paganese?
“Dobbiamo mantenere la categoria ma lo vogliamo fare possibilmente senza soffrire, senza trovarci in posizioni di classifica problematiche. Se riusciamo a mantenere questa zona di classifica lontano dai bassifondi, giocoforza sei ad un passo dai Play Off. A quel punto ci auguriamo di avere forza, mentalità, carattere e cattiveria di andarci a prendere un risultato migliore della semplice salvezza. Tra l’entrare nei Play Off ed un campionato tranquillo il passo è breve. Quel passettino lo fai se la squadra mostra voglia di andarsi a prendere qualcosa d’importante”.
Sarebbe tanta roba riuscire a farlo in un torneo dal coefficiente di difficoltà così elevato…
“Sarebbe per noi motivo d’orgoglio, ripagando i sacrifici di una società che tra mille difficoltà riesce sempre ad andare avanti e resistere in questa categoria. Dobbiamo mantenere i piedi per terra ed essere umili, ma avendo l’ambizione di andarsi a conquistare qualcosa di più. Dico sempre ai ragazzi di uscire dalla mediocrità. Per far questo bisogna essere determinati, cattivi e scendere in campo con personalità”.
Corsa promozione e salvezza, come vede la situazione generale nel girone C?
“Io penso che alla lunga nelle prime posizioni vedremo le compagini indicate tra le possibili protagoniste. Quindi dico Reggina, Bari, Ternana, Potenza, Catania, Catanzaro e Teramo. Non sono in grado d’ipotizzare l’ordine di arrivo. Questo saranno i piccoli particolari a determinarlo, la fortuna, quello che le squadre e le società soprattutto riusciranno a fare nella seconda parte del campionato che coincide anche con la riapertura del calciomercato. A quel punto chi ambisce alla vittoria interverrà su un mercato di gennaio che è sempre molto particolare. Chi sbaglierà meno potrà avere quello slancio in più. Non credo possano esserci outsider particolari. Poi ci sarà una zona ai margini dei Play Off che potrà vedere interessate squadre di medio livello come mi auguro possiamo essere noi, e poi la bagarre per non retrocedere. Anche qui influiranno molto le problematiche societarie che anche quest’anno non mancano”.
Caccetta e Calil, ex Catania. Cosa vi aspettate da loro?
“Noi ci aspettiamo molto e più di quanto fatto finora. Caetano viene da un percorso particolare, stiamo puntando molto sulla sua voglia di tornare ad esprimersi a certi livelli e contiamo che lui, dopo un primo periodo in cui ha sofferto per rimettersi in carreggiata sul piano atletico, possa darci una mano. Cristian è un giocatore che conosciamo, deve ritrovare un poco di brillantezza, voglia di divertirsi, verve e mettere in campo il giusto atteggiamento. Sulle qualità tecniche e professionali del ragazzo non c’è proprio da discutere perchè è un calciatore dal potenziale altissimo. Ci aspettiamo da loro e da tutti che possano darci di più. Dobbiamo riuscire a tirare fuori da ogni componente della rosa il 110%”.
Che tipo di partita potrebbe venire fuori?
“Noi siamo una squadra che da un certo punto di vista può sorprendere in positivo o negativo con la stessa facilità. Sicuramente se giochiamo con umiltà e lo spirito di sacrificio che abbiamo dimostrato di avere, possiamo creare problemi a tutti. Se cominciamo a pensare di essere bravi e di metterla sullo stesso piano tecnico del Catania, rischiamo di non essere all’altezza. Mi auguro che sia una partita bella e divertente, poi come sempre attendiamo il verdetto del campo. Applaudiremo il migliore a fine partita, sperando che vinca chi ha meritato di più”.
Alla Paganese potrebbe andare bene un pareggio?
“Per mentalità va sempre dato il massimo. Le partite spesso si risolvono attraverso episodi. Chi avrà giocato meglio avrà maggiori episodi che gireranno a proprio favore. Dovremo scendere in campo sapendo di trovarci di fronte un avversario da rispettare, ma le partite iniziano sullo 0-0. Vedremo. Sarà un Catania forte che farà di tutto per prevalere, quindi probabilmente il pareggio lo accetteremmo volentieri. Ma solo se viene fuori da una gara in cui abbiamo dato il massimo e ci siamo divertiti dando una buona immagine di noi stessi. Mettiamo in campo tutto, poi tireremo le somme. L’importante è non perdere. In questo campionato anche muovere un passettino alla volta conta perchè dà comunque entusiasmo e la possibilità di lavorare con serenità. Però ripeto, vedremo che tipo di partita verrà fuori”.
Si ringraziano il Direttore Sportivo Guglielmo Accardi e l’Addetto Stampa della Paganese Francesco De Vivo per la gentile concessione dell’intervista.
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