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Non si arresta il cammino del Catania in Coppa Italia, ottenendo per la prima volta nella storia l’accesso alle semifinali della competizione di terza serie. Il match di Catanzaro viene deciso da un gol di Biagianti nel corso della ripresa. Un successo di platino, fortemente voluto.
La prima vera occasione da gol è sui piedi di Curiale che viene servito bene in area e chiama alla respinta Di Gennaro. Il Catania continua a spingere, provando a trovare la via della rete con Biondi e Mazzarani. Poco Catanzaro nel primo tempo, ad eccezione di qualche pericoloso inserimento in area e del gol giustamente annullato a Kanoutè al minuto 28 (in una precedente azione lo stesso attaccante si era lasciato cadere in area, ma l’arbitro non ha concesso il penalty). Prima dell’intervallo, ancora Mazzarani e Curiale si rendono insidiosi ma la difesa giallorossa conserva lo 0-0.
Nel contesto di un match duro e combattuto a centrocampo, i ritmi non sono altissimi ed il Catania si fa preferire al Catanzaro per intensità , capacità di attaccare la profondità ed organizzazione. All’intervallo, il tecnico Grassadonia cerca di strigliare la squadra che costruisce una discreta opportunità al 47′, Tascone si coordina ma non riesce a trovare la porta. L’ingresso di Biagianti, inserito al posto di Dall’Oglio, dà maggiore equilibrio alla mediana del Catania. Al 54′ il tiro di Rizzo viene deviato in corner. Sulla battuta dello stesso, colpo di testa di Silvestri sopra la traversa. Qualche minuto più tardi, conclusione innocua di Curiale e grave errore d’impostazione di Martinelli, ma il Catania non riesce ad approfittarne.
Non è una partita ricca di emozioni, ma sul piano agonistico entrambe le squadre lottano su ogni centimetro di campo nella speranza di acquisire la tanto ricercata supremazia. Al minuto 76 l’episodio che sblocca il risultato. Cross di Sarno dalla sinistra, batti e ribatti in area, Di Gennaro e la difesa calabrese tentano di correre ai ripari ma nulla possono sulla conclusione a distanza ravvicinata dalla porta di Biagianti che insacca. Nel finale il Catanzaro spinge a pieno organico e Grassadonia schiera tutti gli uomini offensivi a disposizione. Il Catania, per nulla intimorito, difende con ordine ma rischia al 78′ sugli sviluppi di un calcio di punizione di Giannone: molto efficace l’intervento di Martinez che salva la propria squadra.
Il portiere spagnolo non si fa impensierire neppure nei minuti successivi, mentre il neo entrato Llama avrebbe potuto sfruttare molto meglio uno dei tanti errori in disimpegno dei padroni di casa, rubando palla in area e calciando come peggio non potrebbe al 84′. L’arbitro concede 4′ di recupero, durante i quali i giallorossi attaccano anche con il portiere, ma gli assalti non producono l’abbattimento del fortino catanese. E’ un Catania che sa soffrire fino al triplice fischio del direttore di gara, assicurandosi la qualificazione al turno successivo dove incontrerà , nel doppio confronto, la Ternana.
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