Sono passati tre mesi dal match d’esordio in campionato che vide i rossazzurri vincere in scioltezza allo stadio “Partenio-Lombardi” di Avellino. Era, precisamente, il 25 agosto. L’Elefante si seppe imporre con un rotondo 6-3. Gara praticamente a senso unico per lunghi tratti dell’incontro. Gli etnei la seppero interpretare nel modo migliore, effettuando un giro palla invidiabile, trame di gioco avvolgenti e scambi veloci. Proprio come piaceva a mister Camplone.
Il Catania diede continuità al roboante successo di Avellino andando ad archiviare la pratica Virtus Francavilla per 2-1, seppur soffrendo il pressing alto degli avversari. Poi, il tonfo di Potenza che diede origine ad una lunga serie di problemi che ancora oggi la formazione rossazzurra paga. Troppi infortuni ed una crisi d’identità improvvisa con l’estromissione dal progetto tecnico di Biagianti, Marchese e Bucolo, successivamente tornati in auge. Situazione deficitaria culminata con il tracollo di Vibo Valentia e l’esonero di Camplone. Con Lucarelli il Catania ha ripreso il cammino in trasferta perdendo sonoramente a Catanzaro e andando a vincere in quel di Potenza (Coppa Italia) e Rieti. Adesso, nuova tappa nella regione Campania, alla ricerca di continuità .
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