LUCARELLI TOCCA LE CORDE GIUSTE: primo tempo in apnea, poi il Catania cambia pelle e ribalta

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“Per dirla alla catanese, domani va bene vincere anche ca mala jurnata”. Parole di mister Cristiano Lucarelli, alla vigilia di Catania-Sicula Leonzio. Sul rettangolo verde, in effetti, la giornata non si preannunciava affatto incoraggiante. Bianconeri già in vantaggio al 5′ con Palermo (catanese doc, a dispetto del cognome) e partita che si stava indirizzando verso un epilogo pessimo. Catania troppo brutto per essere vero nel primo tempo. Una prima frazione di rara bruttezza con il Catania inerme, in apnea, timido e preso a schiaffi da una Leonzio sbarazzina ed organizzata.

I rossazzurri hanno rischiato di subire lo 0-2 in più di un’occasione, paradossalmente senza che la formazione lentinese premesse più di tanto sull’acceleratore. Ospiti avanti con il minimo sforzo e che, forse, hanno avuto il demerito di accontentarsi. Ad un certo punto sembrava tutto facile per la squadra di Bucaro. Sembrava, appunto. Perchè, all’intervallo, mister Lucarelli ha suonato la carica usando toni decisi e toccando le corde giuste. Il passaggio dal 3-5-2 al 4-2-3-1 ha dato qualche certezza in più al Catania.

Nel grigiore assoluto, la freschezza atletica di Biondi e Di Molfetta, lo spiccato senso d’appartenenza di Lele Catania, unitamente alla concretezza e voglia di riscatto di Mazzarani, hanno determinato un forte scossone. Squadra che, dopo l’1-1 di Mazzarani, ha cambiato marcia. Non più il Catania compassato, timoroso e confusionario del primo tempo; bensì una squadra che, nelle difficoltà, ha saputo ritrovare spirito di lotta e cattiveria agonistica.

Da qui riparte il Catania di Lucarelli, nel giorno della 46/a panchina rossazzurra del tecnico livornese che ottiene la prima vittoria della sua nuova gestione catanese. C’è ancora molto da lavorare, per di più in un clima tutt’altro che sereno. La squadra, però, ha inviato segnali che vanno colti immediatamente. Dimostrando di essere viva e avendo tirato fuori il carattere in una situazione non facile. Con la consapevolezza che la strada da percorrere è lunga e irta di ostacoli, ma il solo chiamarti Catania impone di affrontarli senza timori di sorta.

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