Conferenza stampa di Cristiano Lucarelli alla vigilia di Paganese-Catania. Queste le parole del tecnico livornese a Torre del Grifo:
“Vorremmo cercare di imporre da subito la nostra voglia di vincere. E’ chiaro che all’inizio c’è sempre massima applicazione da parte dei calciatori di entrambe le squadre e, dal 60′ in poi, le maglie cominciano ad aprirsi, si trovano maggiori spazi e giochi più in velocità. La Paganese gioca con il 3-5-2. Abbiamo la fortuna di trovare per la terza volta consecutiva un avversario che gioca con lo stesso sistema di gioco. Poi è chiaro, le scelte di formazione dipenderanno molto anche dalle condizioni del campo che troveremo. Potrebbe essere pesante se pioverà, come accade in questi giorni. Vedremo se utilizzare giocatori che possano andare di fioretto o utilizzare la spada. Quinti di centrocampo offensivi? Già in passato l’ho fatto con elementi come Barisic e Di Grazia, oppure Caccavallo a Lecce. Vorrei trovare tanta di quella solidità per poter schierare tutt’e due i quinti con caratteristiche offensive. Ma ci vuole un percorso fatto di continuità di prestazioni e risultati. Quando tutti si sentono che non li spaventa niente, possiamo anche provare. Nella mia testa ci sono tante idee, ma in questo momento dobbiamo fare di necessità virtù”.
“Non mi aspetto una reazione dalla squadra. La reazione, anche se non gratificati dal risultato, c’è stata. Mi aspetto una continuità di prestazione, una crescita nel risultato. Delle prestazioni io sono rimasto contento. E’ chiaro che lavoriamo insieme da poco tempo, l’altra settimana è stata atipica perchè sono sceso dall’aereo martedì e mercoledì ero già in panchina. Ho inciso poco sul piano tattico, se non in certe dinamiche mentali. Questa settimana abbiamo lavorato, la base di partenza è buona. Col Bari, la squadra del primo tempo – sul piano della continuità di manovra – mi è quasi piaciuta più del Catania di due anni fa che era più solido, faceva il golletto e poi era difficile farglielo. Non sempre riuscivamo a dare continuità arrembante al gioco, a differenza di adesso. Questo mi lascia ben sperare. Dai difensori mi aspetto le conferme di prestazione che ho visto in queste due partite. Bisogna cominciare intanto a chiudere la porta, dando solidità tattica ma soprattutto mentale. Perchè con una difesa che prende 2-3 gol a partita mentalmente vai ad approcciare in un modo diverso. Riesci a trovare la quadratura quando dimostri che minimo lo 0-0 lo fai dappertutto. Intanto siamo ripartiti da qui, importante domani non subire gol sicuramente“.
“Di Piazza nervoso? Io ero sempre incazzato, sia che facessi gol che perdessi, vincessi o non riuscissi a metterla dentro. Con l’avversario, arbitro ed i compagni vivevo la patita in un certo modo. Anche la più insignificante delle amichevoli. Matteo ci tiene a fare bene, d’altronde è cresciuto qui. Lui è così di suo, ha il proprio modo di interpretare la partita. Noi dobbiamo cercare di rispettarlo e lui deve essere bravo a non andare oltre certi limiti. Lele Catania? Ha svolto una settimana di lavoro tipo, il preparatore atletico lo conosce bene per avere lavorato con lui fin dai tempi di Siracusa. E’ il primo che si rende conto delle necessità di fare un certo tipo di lavoro per effettuare un minutaggio più ampio. Al momento siamo intorno alla mezzora. Non è spendibile dal 1′, però mi auguro che il lavoro differenziato che farà con il preparatore atletico possa permetterci di averlo a disposizione per un minutaggio più ampio nel più breve tempo possibile. Biondi? A me piace tantissimo. Mi ha colpito per dinamicità, gamba e personalità. Di solito a questa età è difficile trovare giocatori così giovani e con questo piglio. Un ragazzo applicato che ha tanta voglia di migliorarsi, io lo tengo in grandissima considerazione. Ha le stesse chance degli altri titolari di potermi mettere in difficoltà. Non mi faccio condizionare dalla carta d’identità. Sta spingendo, ci dà diverse soluzioni perchè può fare sia l’esterno che la mezzala. Piacevole scoperta, sono quei tipi di calciatori che a me piacciono con un tipo di gamba che ci vogliono in questa categoria”.
“Ci sono giocatori convocabili ma non ancora pronti per giocare 45′, come nel caso di Esposito. Un pò l’emergenza ci costringe a convocare anche Di Molfetta. Ultimamente ci siamo presi dei rischi inserendo gente come Marchese e Biagianti che erano fermi da tempo. In caso di totale emergenza, qualche rischio lo prendi. Se hai dei giocatori che in questo momento ti danno garanzie, giusto puntare su di loro. Secondo me Marco al centro della difesa ha dimostrato di poter giocare in quel ruolo che, peraltro, gli allungherebbe la carriera. Deve crescere dal punto di vista difensivo ma ci dà grandi vantaggi per quanto riguarda l’avvio della manovra. Io vorrei arrivare a giocare con 3-4-3 in futuro. Se Biagianti continua a darmi garanzie lì, durante la partita potrei anche spostarlo sulla linea di centrocampo senza dare riferimento agli avversari. E sarebbe tanta roba. Il momento arriverà ma in questo momento non guardiamo troppo più in là del nostro naso, cercando di ottimizzare i giocatori abili ed arruolabili”.
“Curiale per me è una risorsa grande. E’ un giocatore potenzialmente che 15 gol li può fare in ogni campionato. Io ho fatto quel ruolo e so che l’attaccante è un animale strano a livello di pensieri e ragionamenti. Il cervello dell’attaccante fa pensieri diversi rispetto al resto della squadra. Nell’immaginario collettivo ti fa vincere le partite, certe pressioni le senti. Lui due anni fa le ha sopportate e supportate bene. Negli anni ci sono state altre dinamiche che io non mi permetto di giudicare, però secondo me è un calciatore importante che va recuperato. Abbiamo bisogno che i nostri attaccanti segnino, per farli segnare devono sentire la fiducia. Per sentire la fiducia devono giocare e sentirsi importanti. Devono essere bravi loro a sfruttare l’occasione. Chiaramente la singola possibilità deve essere qualcosa di continuativo, 4-5-6 partite di fila. Io sono convinto che lui in questa categoria i gol li fa. Se vogliamo recuperarlo non abbiamo grandissime alternative. Centravanti ne abbiamo due, che secondo me possono tranquillamente giocare anche insieme. Se ci saranno problemi, faremo sul mercato delle scelte diverse. Curiale dobbiamo aiutarlo a ritrovarsi. Dai gol di Di Piazza, Curiale, Sarno, Catania e Di Molfetta passa la stagione rossazzurra. Se una squadra non possiede attaccanti che garantiscono un certo numero di gol, diventa difficile risalire la china. Per esigenza abbiamo giocato con Mazzarani lì perchè avevamo bisogno di trovare una certa quadratura. Nel tempo dovremo proporre due trequarti e una punta centrale, oppure due quinti offensivi, o ancora due attaccanti e una mezzapunta. Per le nostre caratteristiche dovremo, in futuro, puntare sull’artiglieria pesante in avanti”.
“Ho spiegato a Curiale che c’è stato un anno nel Torino in cui ho fatto un solo gol. Non c’era verso di segnare e sbagliavo gol incredibili. Facevo cose fuori dal mondo. Se tu vuoi strafare, fai peggio. Per esempio col Bisceglie c’è stata una situazione dove Davis era aperto a destra, ha provato a far passare la palla da una parte e andarla a prendere in velocità. Ha fatto una cosa che, per caratteristiche, può farla un giocatore tipo Di Piazza, gli scattisti. Tu vuoi strafare, recuperare il rapporto col pubblico ma così sbagli. Lo fai esclusivamente se effettui giocate semplici. Prima o poi il gol arriva. In questa categoria anche quando giochi male almeno 4-5 occasioni le crei. Magari le prime giocate ti vengono male ma non devi deprimerti. La tua testa deve dire che da qui al 95′ la palla arriva e tu devi farti trovare pronto. Due anni fa non faceva giocate del genere, oggi le fa perchè si trova in difficoltà. Dobbiamo dargli una lucidata e ricordargli chi era e cos’ha fatto in questa piazza due anni fa. Con calma ci si può arrivare perchè il ragazzo dà disponibilità. Vi posso assicurare che in questi anni mi hanno chiamato diverse squadre, anche dalla B, per chiedermi un parere su Curiale. Sono convinto che hanno chiamato anche lui, ma è rimasto a Catania perchè legato a questa città. Secondo me ha tutto per tornare il Curiale di due anni fa. Dobbiamo aiutarlo tutti, avendo un briciolo di pazienza. I miracoli difficilmente si avverano in 20 minuti di patita o giocando una gara sì e tre no. Diamogli tempo e serenità, sono certo che gli attaccanti faranno i gol necessari per affrontare un certo tipo di discorso”.
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E certo se li piazzi tutti a difesa del portiere e corretto che non ne prendi gol, anche se i fatti dicono il contrario che prima o poi il gol lo becchi, quindi una squadra in queste condizioni è già fallita in partenza, e per non retrocedere? tanto valeva lasciarla a quell’incompetente di canplone non ti pare.
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