Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com, gradito ospite il collega di ‘SportCasertano.it’ Armando Serpe, rilasciando alcune dichiarazioni in vista di Catania-Casertana, match in programma allo stadio “Angelo Massimino”.
La classifica in questo momento parla chiaro, Catania-Casertana è scontro diretto in chiave Play Off.
“In teoria è una partita tra due squadre che lotteranno per un posto nella griglia Play Off, soprattutto la Casertana deve provare ad arrivare almeno ottava o nona. Il Catania in questo momento non se la passa bene, in tutta franchezza non credo possa accontentarsi dell’accesso ai Play Off. Dovrebbe puntare almeno al podio, poi a gennaio gli scenari possono cambiare. Ad oggi però il Catania è la grande delusa del girone d’andata e deve fare qualcosa di più. La rosa del Catania è decisamente superiore a quella della Casertana. In estate collocavo il Catania tra le primissime della classe con Bari, Ternana e Catanzaro subito dopo la Reggina”.
Il Catania sta vivendo una situazione per certi versi simile alla Casertana della scorsa stagione in termini d’infortuni…
“La squadra rossazzurra è veramente forte, ci sono stati forse dei problemi inattesi dal punto di vista gestionale della rosa, compreso il discorso legato ai tanti infortuni. In questo senso vive una situazione simile a quella della Casertana dello scorso anno che viaggiava su una media di 6-7 infortunati a partita. Quando la rosa non è al completo e ti vengono a mancare soprattutto le prime linee non è facile. Francamente, però, mi aspettavo almeno una decina di punti in più in classifica da parte del Catania. E’ evidente che ci siano dei problemi anche strutturali ed organizzativi in casa etnea”.
Quest’anno la Casertana ha cambiato completamente strategia di mercato. Giusto così?
“Hai detto bene. Sta adottando una strategia profondamente diversa perchè ha capito che prendere giocatori di un certo spessore non andava bene. E’ riuscita a trattenere – dimezzandone anche gli stipendi – i vari Castaldo, D’Angelo, Floro Flores e Zito. Intorno a queste figure ha costruito una squadra prevalentemente composta non da top player ma da giovani e conoscitori della categoria. Secondo me questa è la scelta migliore”.
Quanto pesano le defezioni in casa rossoblu?
“Pesano soprattutto le assenze di Rainone e Castaldo. Altrettanto importante è, però, il ritorno di Zito che potrebbe anche giocare dal 1′ a centrocampo. In avanti confermato Origlia, giovane molto interessante che ha saltato le prime dieci partite causa infortunio. Poi magicamente l’allenatore, che credo sia il valore aggiunto di questa Casertana, lo ha impiegato come seconda punta e domenica con l’Avellino ha fatto molto bene in coppia con Starita”.
Che tipo di atteggiamento adotterà la Casertana a Catania?
“La Casertana balbetta fuori casa, avendo raccolto pochissimi punti in trasferta e lo dicono i numeri. Non so se per un problema di cattiveria agonistica o, magari, quando devono affondare il colpo non riescono. E’ un’altra Casertana fuori casa ma, più o meno, giocano sempre gli stessi calciatori adottando il medesimo sistema di gioco. Per l’ambiente che troveranno i falchetti, è una partita che potrebbe essere decisa da episodi. L’anno scorso non ci fu storia con il Catania lanciatissimo. Quest’anno i falchetti non hanno la certezza di andare a vincere ma penso che scenderanno in campo con lo stesso atteggiamento visto a Reggio, contro il Catanzaro e l’Avellino. Atteggiamento propositivo perchè è nel dna di questa squadra”.
Quanto può essere importante la Coppa Italia per le ambizioni di Catania e Casertana?
“Indubbiamente è importante dal punto di vista del prestigio. Mercoledì a Catanzaro non sarà facile per la Casertana. Non è proprio l’obiettivo principale dei falchetti ma, se dovessero superare l’ostacolo Catanzaro, magari si possono alimentare speranze concrete di andare avanti nella competizione. Chissà, magari vinci la Coppa o semplicemente accedi alla finale e ti ritrovi a saltare un paio di turni ai Play Off. Non sarebbe male. Discorso simile per il Catania. D’altronde mi sembra molto difficile che il Catania rientri in corsa per la vetta della classifica, visto che la Reggina va come un treno ed il Bari comprerà di tutto e di più a gennaio. Ma che il Catania possa concludere il torneo tra le prime 3-4 della classe lo vedo possibile. La squadra di Lucarelli ha tutto per puntare alla Coppa e potrebbe diventare un obiettivo importante se si trovasse in un limbo di quinto o sesto posto in campionato. A Potenza mercoledì, peraltro, non sarà semplice. Però l’organico del Catania è di prim’ordine”.
Si ringrazia Armando Serpe per la gentile concessione dell’intervista.
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