ESCLUSIVA – Pannitteri: “Catania-Sicula Leonzio, derby spartiacque. Se Curiale è un vero bomber, si sbloccherà. Ogni gara come una finale, niente alibi”

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Ciccio Pannitteri

Catanese di Paternò che ha spesso e volentieri parlato la lingua del gol, coronando anche il sogno di vestire la maglia del Catania in carriera, abbiamo contattato telefonicamente Ciccio Pannitteri, in vista del confronto con la Sicula Leonzio allo stadio “Angelo Massimino”.

Come prosegue il percorso di crescita di Orazio?
“Orazio sta crescendo anche fisicamente. Tutto sommato le cose vanno bene. E’ la prima esperienza per lui tra i professionisti dopo due anni di Serie D in prestito via Catania (ad Acireale e Locri). E’ cresciuto nelle giovanili rossazzurre. Quest’anno è rimasto libero ed ha avuto la possibilità di trasferirsi a Pesaro. Possiede delle qualità, vediamo dove potrà arrivare. La Vis Pesaro cercava un giovane esterno. Lo voleva anche il Rende. Giusto che mio figlio faccia il suo percorso di crescita e maturità, è migliorato parecchio e potrebbe fare qualcosa di buono. C’è un pò di rammarico per non avere avuto una chance a Catania, ma è difficile che il club etneo faccia giocare i giovani. Giustamente le società operano delle scelte. Mi fa piacere, comunque, che siano rimasti Biondi e Noce, ragazzi cresciuti con lui. Sono tra i pochi giovani promossi in prima squadra, anche se secondo me il Catania avrebbe potuto fare affidamento su molti altri componenti del gruppo dei ’98-99. Si è preferito puntare sull’esperienza in una piazza che deve vincere subito”.

Una piazza che deve vincere subito, hai appena detto. La situazione attuale, però, non è delle migliori.
“Sta accadendo un pò di tutto in questo momento. Il Catania non si fa mancare niente. L’aspetto che più salta all’occhio è la posizione di classifica. Anche negli anni scorsi il Catania ha avuto problemi societari ma si trovava nei primi posti. Ora la squadra va male e, in aggiunta, si leggono le notizie di questi giorni. Speriamo che la situazione si possa risolvere nel migliore dei modi”. 

Situazione che si riflette poi sulla squadra…
“Sì, ma io che ho fatto calcio per parecchi anni dico che si va in campo comunque per vincere. Una squadra con problemi societari come ad esempio il Trapani, lo scorso anno è salita in B nonostante rischiasse persino di non terminare il campionato. Chi va in campo deve concentrarsi solo su quel che accade sul rettangolo verde. Forse questo Catania è stato costruito male. E’ un peccato, in questi anni di C non ricordo il Catania così indietro in classifica”.

Squadra inizialmente allestita per un 4-3-3, adesso si torna al 3-5-2 con Lucarelli. La rosa presenta qualche lacuna? 
“I moduli sono numeri e lasciano il tempo che trovano. Parliamo di gente che gioca a certi livelli. Se sai giocare, con la linea a tre o a quattro, questo conta poco. Mi sembra invece che soprattutto fuori casa la squadra non abbia quella personalità necessaria. Non vedo il Catania andare in trasferta allo scopo di vincere, semmai fuori casa è in balia dell’avversario o, comunque, subisce l’iniziativa dell’altra squadra”.

Ultimamente, comunque, si è visto qualcosa di diverso. La squadra, ad esempio, concede meno all’avversario.
“Può essere un buon punto di partenza. Anche perchè Lucarelli conosce ambiente e giocatori. In ogni caso il Catania dovrebbe sempre giocare per vincere, sia tra le mura amiche che lontano dal ‘Massimino’. Ed i calciatori non devono cercare alibi per i fattori extra campo. Magari il problema di Bucolo, Biagianti e Marchese alla lunga avrà inciso, però il Catania è troppo indietro in classifica rispetto al potenziale di cui dispone. Vedendo le squadre partecipanti, avrei inserito nei quartieri alti Reggina, Catanzaro, Bari, Catania e Teramo. Comunque il tempo per riprendersi c’è ancora, provando a dimezzare magari lo svantaggio dalle squadre di vertice entro dicembre”.

Tra un pò il calciomercato riapre i battenti. Può essere anche un’occasione per i giocatori attualmente a disposizione di dimostrare qualcosa?
“Pulvirenti dice che prenderà dei rinforzi. Vedremo. Se uno ci tiene alla maglia ed alla permanenza a Catania, deve dare molto di più. Ma tutta la squadra deve essere compatta in questo senso. Penso che la società, in sinergia con l’allenatore, saprà già dove intervenire. Da esterno, ritengo che manchi soprattutto un bomber da 20 gol, un attaccante molto importante che trovi con una certa facilità la via del gol, che ti indirizzi le partite in un determinato modo. Il Catania possiede un parco giocatori di spessore, però nel reparto offensivo manca qualcosa”.

Mancano, ad esempio, i 15 gol di Curiale realizzati un paio di anni fa…
“Gli attaccanti vivono a periodi. Ci sono annate in cui ogni palla che tocchi, va in rete. Altre in cui non vuole saperne di entrare. Ho visto però un Curiale spento, forse perchè ha giocato poco. Prima magari era il bomber, l’attaccante di riferimento. E’ uno che i gol, comunque, li ha sempre fatti. Adesso il mister gli sta dando fiducia. Se è un vero bomber, si riprenderà. Ci può essere un periodo di appannamento, ma quando un attaccante sente la fiducia del tecnico è la cosa più importante, che ti permette di essere incisivo”.

E’ anche vero che gli attaccanti devono essere messi nelle condizioni di battere a rete…
“Attraverso il 4-3-3, se lasci in completa solitudine l’attaccante al centro con gli esterni offensivi troppo larghi è dura. Ma Lucarelli fa giocare la squadra con cinque centrocampisti, so che gli piacerebbe esprimersi con esterni dotati di caratteristiche più offensive. Condivido il suo pensiero e può darsi che, in questo modo, le punte abbiano maggiori possibilità di andare in gol”. 

Adesso arriva il derby con la Leonzio. I bianconeri arrivano all’appuntamento con maggiore entusiasmo dopo un periodo molto deficitario, non trovi?
“Il 3-1 inflitto alla Cavese ha dato fiducia. Oltre al Catania, le squadre che non hanno rispettato le attese sono Leonzio e Catanzaro. Grieco è un tecnico molto preparato, aveva una squadra da Play Off ma ha fatto i conti con un avvio di stagione un pò sfortunato. Adesso la Sicula è ripartita da un nuovo allenatore e, avendo una società solida alle spalle, penso che si risolleverà alla grande”.

Che derby sarà al ‘Massimino’?
“Una partita difficile, come tutti i derby. Sulla carta è favorito il Catania giocando in casa, dove ultimamente si è espresso discretamente. Il Catania dovrà aggredire alto la Leonzio, cercando d’imporre da subito il proprio gioco. Queste sono partite in cui se le squadre avversarie prendono confidenza, con il passare dei minuti cercano di venire fuori provando anche a vincere. Non sarà una gara facile, però spero innanzitutto che – essendo due squadre siciliane – sia un bel match. I punti servono ad entrambe. Gara spartiacque, sarà importantissimo per chi riuscirà a vincere. Un punto, eventualmente, non sarebbe male per la Leonzio, mentre il Catania dovrà cercare con maggiore insistenza la vittoria”.

Campionato ancora aperto per il Catania, relativamente alle zone d’alta classifica?
“Sì, in chiave Play Off. Il primo posto non è impossibile da raggiungere, ma ci sono troppe squadre davanti, troppi punti di distacco. Io penso che Lucarelli dirà tutti i giorni ai ragazzi di ragionare partita dopo partita. Il Catania deve provare ad arrivare più in alto possibile. Se arrivi gasato ai Play Off, avrai acquisito una mentalità propositiva, vincente, che ti tornerà molto utile per affrontarli al meglio. Ogni partita, da qui alla conclusione del campionato, dovrà essere interpretata come una finale”.

Si ringrazia Ciccio Pannitteri per la gentile concessione dell’intervista.

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