Mister Cristiano Lucarelli conferma come modulo di partenza il 3-5-2. A gara in corso, però, altre soluzioni tattiche si sono rivelate determinanti nell’economia del match, vinto con sofferenza per 2-1. Come di consueto, vediamo in che modo vengono modificati gli interpreti nel corso della gara:
COSI’ DAL PRIMO MINUTO
Mbende non è al meglio delle condizioni fisiche e Lucarelli preferisce non rischiarlo, mettendo dentro Esposito. Lodi, nelle ultime apparizioni impiegato da mezzala, torna in posizione centrale e si rivede Curiale in avanti dal 1′. Privo di Welbeck, Lucarelli dà fiducia a Rizzo. Ne viene fuori un primo tempo di grande sofferenza. Catania in campo con poca intensità, timoroso, confusionario, timido ed impacciato, ma soprattutto senz’anima. Sugli esterni i bianconeri vanno a nozze, Esposito soffre tremendamente la velocità del direttore avversario, il centrocampo è abulico con un Lodi spento. Curiale fa poco movimento per impensierire la retroguardia bianconera, la generosità di Di Piazza non basta. La prima frazione si chiude con la Leonzio meritatamente avanti, in virtù della rete siglata da Palermo al 5′.
MINUTO 46
La ripresa inizia con una novità. Prima l’ingresso di Biondi in sostituzione dell’infortunato Calapai, poi il passaggio alla difesa a quattro con Biagianti avanzato in mediana e Lodi trequartista a supporto di Curiale e Di Piazza. Le cose vanno un pochino meglio per il Catania, nell’area di rigore avversaria avanzano più uomini ed arrivano maggiori palloni giocabili agli attaccanti. Da notare anche la buona spinta di Biondi sulla destra, aumentando il numero di cross, spesso precisi e ben calibrati.
MINUTO 58
Non una prestazione esaltante, quella offerta da Lodi. Tutt’altro. Il centrocampista è eccessivamente lento, macchinoso. I piedi buoni di Lodi non incidono nel contesto di una partita in cui corsa ed agonismo la fanno da padrona. Lucarelli decide di giocarsi la carta Mazzarani, che ha tanta voglia di riscattare le recenti prestazioni un pò in ombra e, soprattutto, l’erroraccio sotto porta nella partita col Bari.
MINUTO 59
Passa appena un minuto e Lucarelli effettua due cambi, ridisegnando ancora tatticamente il Catania. Adesso il 4-3-1-2 si trasforma in un 4-2-3-1 che, a tratti, assume quasi le sembianze di un 4-2-4. Rossazzurri chiaramente votati all’attacco con Di Molfetta e Catania, fuori Biagianti e Curiale, autori di una prestazione al di sotto delle attese. Fischiatissimo, in particolare, l’attaccante che spreca anche una ghiotta occasione per andare a segno. E’ un Catania che sviluppa l’azione con piglio deciso, più imprevedibilità e maggiore dinamismo sulle fasce. La difesa della Leonzio comincia a scricchiolare, fino a sgretolarsi. Tra il 63′ e 73′, Mazzarani e Di Piazza ribaltano il risultato mettendo costantemente sotto pressione i difensori, i quali commettono disattenzioni fatali per la loro squadra.
MINUTO 80
Si avvicina il 90′ e Lucarelli decide di fare rifiatare Dall’Oglio. Anche lui non ha giocato al meglio delle sue possibilità, andando comunque vicino al gol in una circostanza. Al suo posto Bucolo. Il Catania continua ad assumere un atteggiamento basato sul 4-2-3-1 ma, in alcuni frangenti, Mazzarani si abbassa a centrocampo dando vita ad una sorta di 4-3-3. In questa fase del match i rossazzurri agiscono soprattutto a protezione del risultato, aspettano la Leonzio per poi ripartire, ma corrono qualche rischio.
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