Mister Cristiano Lucarelli torna a proporre inizialmente il modulo 3-5-2, variato nell’arco dei 90′ contro la Casertana, avversaria allo stadio “Angelo Massimino”. Ma vediamo in che modo vengono modificati sistema di gioco ed interpreti nel corso della gara pareggiata 1-1 a porte chiuse:
COSI’ DALL’INIZIO
Parte bene il Catania con trame di gioco interessanti ed il giusto approccio. Rossazzurri spesso nella metà campo avversaria ma che concludono poche volte nello specchio della porta, affidandosi prevalentemente a tiri da fuori area. Molto attivo Biondi sulla corsia di destra. Dopo i primi positivi 15-20′, la Casertana però guadagna campo e trova la via della rete al minuto 36 con Caldore, che colpisce di testa indisturbato. Prima dell’intervallo, Catania stordito e falchetti vicini al raddoppio.
MINUTO 63
Mister Lucarelli decide di non effettuare alcuna sostituzione ad inizio ripresa. Al 49′, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Mazzarani, la difesa ospite legge male la situazione e Curiale ne approfitta, insaccando la rete che vale l’1-1. Lucarelli, però, vuole vincere e decide di apportare qualche modifica giocandosi le carte Calapai e Di Molfetta al 63′. E’ il momento d’imprimere pericolosità negli ultimi metri, passando al sistema di gioco 4-2-3-1. Catania più dinamico ed aggressivo adesso, galvanizzato dal pari di Curiale.
MINUTO 73
Il tempo passa ma il risultato non cambia. Lucarelli mette dentro anche Lodi, puntando sulle geometrie del centrocampista e, magari, sfruttando meglio i calci piazzati. Il giocatore, però, non ha un buon impatto sulla gara. Viene sostituito anche Lele Catania, dopo non avere concretizzato un paio di palle-gol invitanti. Al suo posto lo sloveno Barisic che corre e sgomita fino alla fine, ma non basta per siglare il raddoppio. Dopo 4′ di recupero, l’arbitro decreta la fine delle ostilità con il risultato di 1-1 sostanzialmente inutile per il Catania.
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