
Tanta, tantissima voglia di Catania. Cristiano Lucarelli è approdato all’aeroporto Fontanarossa intorno alle ore 9, prima di dirigersi a Torre del Grifo per la firma del contratto e l’inizio ufficiale della nuova avventura sulla panchina rossazzurra. Il tecnico livornese avverte la sensazione di avere lasciato qualcosa d’incompleto nella stagione 2017/18, culminata con l’eliminazione dai Play Off al cospetto della Robur Siena.
Un Catania che andò molto vicino alla finalissima e diede filo da torcere al Lecce, pur palesando dei limiti rivelatisi fondamentali per la mancata promozione in Serie B. Al termine di quel campionato, Lucarelli non venne confermato alla guida tecnica della squadra e la società assunse la decisione di smantellare l’organico. Una scelta, questa, assai discutibile. Probabilmente sarebbero stati sufficienti pochi innesti, provando ad avviare un ciclo con quella rosa.
D’altronde la storia del campionato di terza serie insegna che, nella maggior parte dei casi, puntellare con oculatezza l’organico di base senza effettuare stravolgimenti si rivela decisivo per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Fu un errore grave, a nostro avviso, cambiare radicalmente. Non a caso quella squadra ha rappresentato il miglior Catania (parlano i risultati) della gestione Pulvirenti in Lega Pro.
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