ESCLUSIVA – Scarasciullo (BisceglieViva): “Catania, lascia di stucco perdere in quel modo a Vibo. Non mi aspettavo il ritorno di Lucarelli. Bisceglie con problemi realizzativi”

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foto spettakolo.it

Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com abbiamo avuto il piacere di contattare la collega Cristina Scarasciullo della redazione di ‘BisceglieViva.it’ per analizzare le vicende di casa Bisceglie in vista del confronto di campionato con il Catania, valido per l’11/a giornata ed in programma allo stadio “Angelo Massimino”.

Come arriva il Bisceglie alla sfida di Catania?
“In questo momento il Bisceglie è abbastanza in difficoltà, anche per un discorso di carezza realizzativa. Si fatica parecchio ad arrivare in porta. Soprattutto su azione, più che da calcio piazzato. Al momento il punto fermo in attacco è Gatto. Ultimamente ho visto la squadra più veloce nel verticalizzare rispetto al gioco del precedente allenatore, Vanoli. Manca qualcosa negli ultimi 16 metri ma i giocatori cominciano a prendere consapevolezza dei propri mezzi. Domenica, contro la Ternana, nei primi 50 minuti erano molto più convinti. Gli umbri, a parte il tiro del gol sfruttando l’unica disattenzione difensiva del Bisceglie, non hanno mai calciato in porta. La difesa è abbastanza solida con Casadei in porta che dà sicurezza. Qualcosa nella mentalità dei giocatori è cambiata”.

Quale sistema di gioco adotterà Pochesci a Catania?
“Finora Pochesci non ha mai cambiato più di tanto. Però, ad esempio, domenica ha schierato inizialmente la squadra secondo un 3-5-2, poi passando al 4-3-1-2 ed al 4-3-3. A Catania dovrebbe ripartire dal 3-5-2, che sembra il modulo più funzionale al momento”.  

Come prosegue la stagione dell’ex attaccante del Catania Ebagua?
“Ebagua ancora non ha neanche mezzora sulle gambe per adesso. Riesce a giocare 15-20 minuti. Comunque, quando fa il suo ingresso in campo, si nota subito che la squadra cambia volto, mettendosi al servizio del giocatore sfruttandone fisico e capacità tecniche. Nel contesto di una rosa molto giovane, un elemento come Ebagua fa la differenza in area. Quando raggiungerà un buon livello di condizione fisica sarà importante per la squadra. E’ partito con un ritardo di preparazione, poi è rimasto fermo un paio di settimane a causa di problemi muscolari”.

Quali formazioni se la giocheranno fino in fondo per la vetta?
“Leggendo i nomi delle partecipanti a questo campionato, sono veramente piazze importanti. Le favorite per la parte alta della classifica sono Bari, Ternana e Reggina. Una delle tre si giocherà il primo posto fino alla fine. Potenza e Monopoli stanno sorprendendo ma poi bisogna vedere quanto dureranno. E c’è da dire che il mercato di gennaio potrebbe mutare radicalmente lo scenario. Io ad inizio stagione avrei inserito anche il Catania tra le favoritissime ma, dopo queste prestazioni altalenanti, lo vedo un passo indietro rispetto alle altre. Ho visto giocare il Bisceglie col Catanzaro, sinceramente dai giallorossi mi aspettavo di più. Il Bisceglie è riuscito a strappare il pareggio, portandosi addirittura in vantaggio”.

Come ti spieghi la metamorfosi del Catania in trasferta?
“Non scopriamo certo oggi che, giocare in casa, rappresenta un vantaggio prezioso nel girone C. La maggior parte della squadre fa del proprio campo un vero e proprio fortino. Se in casa il Catania riesce a vincere con regolarità, non sorprende. Sorprende di più che una formazione così blasonata fatichi in trasferta e perda come ha fatto a Vibo Valentia. Ci può stare di perdere contro una formazione insidiosa come la Vibonese, così come il Bari che pareggia ad Avellino. Però perdere 5-0 significa avere stoppato la partita, non capendola proprio. Bisogna capire cosa sia successo. Magari la squadra non vedeva di buon occhio l’allenatore. Perdere 5-0 ti lascia un attimo di stucco”.

Salvezza tranquilla, obiettivo raggiungibile per i nerazzurri?
“Il Bisceglie in questo momento fatica tanto, vedremo come risponderà agli stimoli di Pochesci, il quale ha fissato la quota salvezza a 44 punti. Ancora è presto per valutare il lavoro del neo allenatore, di certo il calendario non sorride con tanti ostacoli difficili da superare, a cominciare dal Catania. Il Bisceglie dovrà essere squadra per salvarsi, altrimenti sarà dura. Magari a gennaio arriveranno quegli innesti utili alla causa e la squadra si salverà tranquillamente. Forse l’organico necessita di elementi con maggiore esperienza. Ci sarà da lottare. Tra le rivali, Leonzio e Rende sono in difficoltà. il Rieti rischia di saltare e speriamo che non si ripeta un nuovo caso Matera. Sarebbe tutto molto ridicolo se consideriamo che il Bisceglie è partito in ritardo a seguito di un cavillo sui documenti. L’Avellino, invece, secondo me si rivelerà una scheggia impazzita con una piazza che spinge. Non so se inserirlo nella parte di medio-alta o medio-bassa classifica”. 

Ti aspettavi il ritorno di Lucarelli?
“Sinceramente no. Quando andò via sono state dette determinate cose su di lui, dalla tifoseria ma non solo. Magari è stata una sorta di ammissione di colpe da parte della società, come dire ‘abbiamo sbagliato a mandarlo via’. Se Lucarelli è la carta vincente affinchè restituisca al Catania la sicurezza smarrita, ben venga che il club abbia fatto un passo indietro. Mi sarei aspettata un nome completamente nuovo. Però il valore di Lucarelli non si discute. Quando il Bisceglie è venuto a giocare a Catania con Lucarelli in panchina, ricordo che i rossazzurri giocarono in una determinata maniera. Vedremo se l’allenatore troverà la medicina giusta per il Catania, soprattutto fuori casa. Di sicuro per giocarti almeno i Play Off devi fare risultato anche in trasferta. Non è facile farlo nel girone C, ma se ti presenti come formazione ambiziosa devi sapere vincere dovunque. Non è possibile che all’improvviso la squadra stacchi la spina. Soprattutto in base ai nomi che possiede la rosa del Catania. Parliamo di professionisti con una certa esperienza”.

Una statistica sorride al Bisceglie, Pochesci è imbattuto col Catania
“Sarà anche imbattuto finora, ma non ha mai allenato il Bisceglie prima. Una squadra, ripeto, con grossi problemi e molto giovane, che ha cambiato guida tecnica da qualche giornata, a cui manca qualcosa davanti. Sicuramente giocare a Catania non sarà facile per i tanti ragazzi giovanissimi presenti in rosa. Anche se, giocando in un palcoscenico come il ‘Massimino’, queste partite si preparano da sole”. 

Si ringrazia Cristina Scarasciullo per la gentile concessione dell’intervista.

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