ESCLUSIVA – Miceli: “Catania, qualcosa non va. Forse c’è un problema di ruoli. A Terni match importante”

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Salvatore Miceli

Salvatore Miceli, doppio ex di Catania e Ternana, interviene in esclusiva ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com parlando delle due squadre, avversarie allo stadio “Liberati” per l’8/a giornata di Serie C:

Lasciasti Catania con tanto rammarico e non lasciandoti in buoni rapporti con Lo Monaco. A Terni, invece, com’è andata?
“A Terni ho vissuto gli ultimi sei mesi della carriera. Mesi difficili perchè la rosa era costituita da oltre 40 giocatori con una ventina fuori rosa, Candreva tra questi. In scadenza di contratto aveva firmato con l’Udinese, la proprietà di allora se la legò al dito escludendolo dalla rosa. Ricordo quando facemmo una riunione, ad una settimana dal mio arrivo volevano che io facessi il capitano. Cosa assurda perchè solitamente il capitano lo fa il giocatore con più anni di militanza in squadra. Al di là di questo, indossai regolarmente la fascia facendo reintegrare Candreva e altri giocatori. Riuscimmo a salvarci con qualche giornata d’anticipo. Esperienza che mi ha fatto disinnamorare del calcio giocato, nonostante avessi ricevuto altre chiamate. Non era più un calcio fatto per me. Tutte quelle fanfare, bugie o false apparenze erano cose che non mi appartenevano. Finito il campionato, arrivederci e grazie. Neanche una parola nei miei confronti”. 

Che idea ti sei fatto, dall’esterno, di questo Catania?
“Il Catania ha iniziato discretamente il campionato, ora sta facendo fatica e Lo Monaco viene contestato. Non attribuisco colpe a lui, ma ogni anno succedono sempre le stesse cose. Cambio di questo, di quell’altro, nuova guida tecnica. Adesso è andato via il D.S. Argurio facendo la risoluzione a cuor leggero di un contratto triennale ed un capitano viene messo fuori rosa per motivi disciplinari. Vuol dire che qualcosa non va. Non lo so, poi certe cose devi viverle dall’interno. Sicuramente non c’è un ambiente sereno”.

Perchè queste difficoltà secondo te?
“Purtroppo quando vai in queste categorie è molto difficile risalire. Ripetiamo sempre lo stesso. Catania non è una piazza da Lega Pro. Ogni anno la rosa viene rifatta, riguardata ed ancora oggi la squadra milita in Serie C. Si ripetono le stesse dinamiche. Sono dell’idea che in una società di calcio ognuno abbia il suo ruolo. Il Presidente è l’unico che può dire A o B. Io credo che forse a Catania questi ruoli non vengano rispettati. Magari qualcuno interferisce, non lo so. Non si spiegano altrimenti tutte queste difficoltà”. 

Ternana-Catania, quanto sarà difficile per i rossazzurri fare punti?
“Partita importante, anche se non precluderebbe il campionato visto che siamo agli inizi. Terni è una piazza di rilievo, ha fatto sempre categorie superiori. Adesso sono primi classificati e lotteranno fino alla fine per mantenere la vetta. In panchina c’è un elemento con un passato importante da giocatore dell’Atalanta, Fabio Gallo. Ci ho giocato contro diverse volte, lo ricordo molto intelligente dal punto di vista tattico. La Ternana ha allestito un’ottima rosa, non sarà facile per il Catania”.

Quali sono le altre rivali nella lotta per la vetta?
“Ci sono anche Catanzaro, Reggina, Bari. Poi vai a Monopoli e ne prendi 4, a conferma che il calendario è veramente durissimo. Il Catanzaro ha una squadra collaudata, la Reggina la vedo molto bene con una società solida e gli uomini giusti al posto giusto. Gente positiva per l’ambiente”. 

Si ringrazia Salvatore Miceli per la gentile concessione dell’intervista.

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