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Pareggio a reti inviolate tra Catania e Bari allo stadio “Angelo Massimino”. Secondo pari in campionato per i rossazzurri, secondo consecutivo della gestione Lucarelli. Primo tempo con diverse occasioni da gol, sia da una parte che dall’altra, ma Catania maggiormente pericoloso. Dopo una fase di studio iniziale, al minuto 11 si segnale la bella iniziativa di Costa, la botta di quest’ultimo e la pregevole respinta di Furlan. C’è la reazione pressochè immediata dei rossazzurri. Eclatante l’occasione di Mazzarani al 20′ quando, con lo specchio della porta libero, colpisce l’esterno della rete divorandosi il gol. Qualche minuto più tardi, netto fallo di mano di Awua che avviene dentro l’area di rigore. L’arbitro, però, concede soltanto una punizione dal limite tra le vibranti proteste del Catania. Lodi, sulla battuta del calcio piazzato, impegna severamente Frattali che con un guizzo felino salva la propria porta.
Le due squadre si affrontano a viso aperto. Al 30′ leggerezza di Mbende ma il Bari non ne approfitta, con Simeri che si fa respingere il tiro da Furlan. Prima dell’intervallo, Frattali ancora protagonista opponendosi splendidamente alla girata di Di Piazza. Sulla battuta del corner, tocco fuori misura di Dall’Oglio. Gli ospiti rispondono con Antenucci che, al minuto 44, riceve palla e prova ad impensierire Furlan con un tiro da fuori area che, però, in realtà si rivela una telefonata per il portiere rossazzurro.
Meno spettacolo nella ripresa. Bari prevalentemente in possesso palla, Di Piazza isolato in avanti con Mazzarani che cerca di fare da raccordo ma cala vistosamente. Biancorossi un tantino più propositivi nei secondi 45′. Ci provano con Antenucci, Berra e, soprattutto, Folorunsho. L’ex centrocampista della Virtus Francavilla, in particolare, al 80′ calcia molto male da posizione favorevolissima. Brivido per mister Lucarelli che si gioca anche la carta Barisic per dare manforte al reparto offensivo, ma lo sloveno non riesce ad incidere. Nel corso dei 3′ di recupero entrambe le squadre non forzano più di tanto i ritmi, accontentandosi del pari.
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