Le ultime annate sono coincise con frequenti cambi alla guida tecnica del Catania. Inevitabile conseguenza del fatto che le cose non sono andate per il verso giusto, tentando in qualche modo di cambiare le carte in tavola. L’escalation di esoneri ha avuto inizio nella stagione 2013/2014 con il doppio allontanamento di Rolando Maran e l’addio a Luigi De Canio.
Si sperava che, in Serie B, Maurizio Pellegrino potesse dare il via ad un nuovo ciclo di rilancio. Invece, dopo avere chiuso con dignità il precedente campionato di A, Pellegrino ha pagato a caro prezzo le prime gare della nuova stagione. Così la società corse ai ripari assumendo Giuseppe Sannino. Anche per lui, però, l’avventura ai piedi dell’Etna durò pochi mesi. Alla base della rottura del rapporto con il Catania le tensioni con il preparatore atletico Giampiero Ventrone. Successivamente venne richiamato Pellegrino e, pochissimo tempo dopo, il Catania diede fiducia a Dario Marcolin che, in passato, fece bene nelle vesti di allenatore in seconda con Sinisa Mihajlovic. Anche in questo caso, al termine del campionato, addio Marcolin fino ad arrivare all’apertura dell’inchiesta ‘I Treni del Gol’ e la conseguente retrocessione d’ufficio in Lega Pro.
Qui si ripartì da un motivatissimo Giuseppe Pancaro. Nelle battute iniziali del campionato sembrava che fosse l’allenatore giusto per restituire il sorriso ai tifosi rossoazzurri. Nel corso dell’esperienza etnea, però, la squadra ha incontrato difficoltà e anche per lui è scattato l’esonero. A marzo, fiducia in Francesco Moriero con cui arrivò una salvezza risicata, requisito insufficiente affinché il leccese proseguisse sulla panchina del Catania. Nel 2016/17 l’Elefante riparte da Pino Rigoli. Nato nella provincia di Messina ma catanese d’adozione, Rigoli ha ricevuto la comunicazione dell’esonero dopo il ko di Agrigento con l’Akragas nel girone di ritorno. Poi, la brevissima esperienza di Mario Petrone culminata con le dimissioni nel post-gara di Catania 0-2 Melfi e la scelta di promuovere in prima squadra Giovanni Pulvirenti, “traghettatore” fino alla conclusione del campionato.
L’annata successiva ha visto, invece, Cristiano Lucarelli sedere sulla panchina catanese. Molto bene nel complesso il Catania formato trasferta, paradossalmente discontinuo il rendimento tra le mura amiche ma quella squadra diede comunque filo da torcere al Lecce, venendo eliminato dalla Robur Siena in semifinale Play Off. Nel 2018/19, caratterizzata in estate dal caos dei mancati ripescaggi in B, progetto triennale sposato da Andrea Sottil, esonerato e richiamato. In mezzo, l’avventura poco esaltante di Walter Novellino. Il ritorno di Sottil al timone ha significato per il Catania l’eliminazione dai Play Off con l’1-1 di Trapani. Fino ad arrivare ai giorni nostri, con Andrea Camplone che ha lasciato la panchina etnea dopo quattro mesi.
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