Il tecnico del Catania Andrea Camplone ci mette la faccia, dopo il pesante 5-0 inflitto dalla Vibonese allo stadio “Razza”. Queste le parole di Camplone in sala stampa:
“Fatico a commentare questa partita. Non me la so spiegare. Ci siamo fatti gol da soli e tutto il castello è andato in frantumi. Non siamo riusciti a limitare i danni. Prendere cinque gol per il Catania è una batosta pesante. Difficile commentare, dispiace vedere i tifosi che abbandonano lo stadio a metà partita. E’ bruttissimo. Chiediamo scusa ma noi abbiamo bisogno di loro. Fuori casa non riusciamo a fare nulla di quello che proviamo durante la settimana, mentre tra le mura amiche non è così e qualcosina si vede. In trasferta siamo un’altra squadra ma in questo modo non si va da nessuna parte. Bisogna che i ragazzi credano in quello che fanno. Io ci credo, sono l’allenatore e cerco di dare un’impronta alla squadra. E’ sempre stato così nella mia carriera ed ho ottenuto risultati, ma in questo momento siamo in difficoltà mentale. Non puoi prendere un gol e buttare via tutto, al di là delle assenze”.
“C’è stata un’involuzione, non cerchiamo la giocata, vogliamo la palla addosso. E’ difficile commentare una giornata così brutta. Non c’è niente da salvare. Il mio futuro? Mercoledì abbiamo una partita importante, non sto qui a pensare se mi cacciano o meno. Cerco di dare il massimo e di trasmettere il massimo, poi se sono io il problema per il Catania la società prenderà le proprie decisioni. Non mi dimetto assolutamente. Il problema è mentale ma una squadra deve sposare l’idea dell’allenatore, altrimenti si fa solo confusione. Fuori casa non riusciamo a dare nulla, anche oggi già al 3′ abbiamo preso gol su una palla gestita da noi. Devo avere pensieri strani? Penso che è stata una giornata storta. Se vedi il curriculum dei giocatori nostri e lo confronti con quella della Vibonese, con tutto il rispetto per loro, sulla carta non doveva esserci partita.
Mi aspettavo risposte oggi perchè abbiamo un filotto di partite che potevano essere alla mano, in realtà sono arrivate tante domande. Possiamo solo archiviare una giornataccia, farci un esame di coscienza tutti quanti e pedalare. In questo campionato il curriculum non serve. Qui bisogna correre settimana dopo settimana, azzerando e ripartendo da capo se vuoi fare un torneo importante. Altrimenti sarà dura. Cambio di modulo? Dobbiamo avere giocatori idonei per farlo, non infortunati. Oggi avevamo la coperta corta, Mbende ha provato ad esserci prima della partita ma sentiva ancora dolore, quindi si è preferito non rischiarlo. Ma non è il sistema di gioco il problema, bensì l’approccio e come interpreti il modulo. Se tu non vai ad occupare gli spazi, non ti muovi senza palla e vuoi solo palla addosso diventa difficile. I giocatori sono questi, lavoriamo su quelli che abbiamo. Se non corri il succo non cambia. Conta l’interpretazione. La Vibonese veniva da un ko per 6-2 ed ha lottato e corso dal 1′, si aiutavano reciprocamente cercando la giocata. E’ quello che io chiedo dal primo giorno in cui alleno il Catania. Sono trascorsi quattro mesi, non possiamo essere completamente l’opposto fuori casa rispetto a quanto produciamo al ‘Massimino'”.
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alla mia età, speravo che prima che il Padreterno mi chiamasse a se, di godere dei momenti felici, nel vedere la mia squadra del Catania giocare un calcio decente. vedo che mi ero illuso, mi rendo conto che non ritorneranno più i tempi belli della serie A in cui , nel bene e nel male la mia squadra faceva la sua figura. Pazienza, mi convinco sempre più che chi comanda non merita di essere chiamato “Catanese”..Vergogna !!!.
Siete indifindibili… Qui non c’entra l’allenatore… I giocatori non sono degni di stare a Catania a parte qualcuno che in passato a onorato la maglia non so o degni di allenarsi in un centro come torre del grifo devono farli allenare nei campi di terra battuta nelle pietre troppa bella vita fanno sta specie di calciatori… Avete infangato la nostra storica maglia e noi tifosi vi maledico tutti…… Fighetti da strapazzo per non dire altro…
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