Conferenza stampa in vista di Ternana-Catania. Parla il tecnico rossazzurro Andrea Camplone a Torre del Grifo, prima di lasciare la struttura e prendere parte al ritiro pre-gara:
“Il Catania non può essere questo. Abbiamo due volti: quello casalingo che gioca meglio a calcio ed ha fatto vedere qualcosa, quello esterno che deve ancora fare vedere tutto. Non possiamo essere quelli di Monopoli, Potenza e Reggio. Bisogna crescere in fretta ed essere mentalmente pronti per la trasferta di Terni. Inutile negarlo, il mal di trasferta c’è. Le partite sono sempre le stesse, sia in casa che fuori. E’ solo una questione di mentalitĂ e credere di piĂą in quello che si fa. L’atteggiamento deve cambiare assolutamente”.
“Domenica affrontiamo la prima della classe. Se non siamo compatti e giochiamo da squadra affamata di portare a casa punti, sarĂ dura anche a Terni. Stiamo cercando di scacciare il fantasma. Solo con i risultati. PiĂą la prestazione, quella offerta contro la Cavese. Bisogna ritrovarsi. Ci siamo un pò smarriti in trasferta. Tra le mura amiche non puoi rimproverare nulla al Catania, incontrando avversarie che ci hanno messo in difficoltĂ e, non a caso, hanno qualche punto in meno o in piĂą di noi. Se non facciamo una grande partita non porti punti da Terni. Ho visto giocare i rossoverdi a Francavilla. 11 calciatori tutti raccolti a metĂ campo, compatti, che non volevano perdere. In casa faticano di piĂą perchè, magari, tra le mura amiche devi fare la partita e potresti andare un pò in difficoltĂ ma possiedono una rosa composta da uomini importanti che girano a mille. Hanno cambiato registro quest’anno, con una mentalitĂ nuova e tutti vogliono vincere. Noi siamo una squadra importante ma non lo dimostriamo ancora in trasferta”.Â
“Se sento la fiducia della societĂ ? Siamo sempre messi in discussione dal momento in cui firmiamo un contratto. Questo è l’ultimo dei miei pensieri. Stiamo lavorando per il Catania, per portare a casa punti e fare un campionato di rilievo. Mi sono buttato anima e corpo per una partita così importante che un allenatore dovrebbe stare a casa. La squadra non avrebbe bisogno neanche dell’allenatore per quanto è importante questa gara. Siamo sul pezzo, puntando su determinati concetti e sapendo di scendere in campo per vincere. Ci siamo preparati per questo. Dalle ore 15 di domenica saranno i giocatori a dare tutto quello che hanno. Se sarĂ come un derby per me domenica? Ho allenato a Perugia ma adesso faccio parte del Catania Calcio, so d’incontrare una squadra forte. Non sto pensando ai miei trascorsi sulla panchina del Perugia”.Â
“Da Potenza in poi abbiamo sempre avuto fuori 4-5 elementi importanti. Adesso siamo riusciti a recuperare Barisic. Recuperato anche Silvestri, che sarĂ della partita e stiamo recuperando Dall’Oglio, non ancora al 100%. E’ a buon punto e mi aspetto tanto da lui, ma da tutti. Ripeto, questa squadra non può avere due facce. Se sai giocare a calcio, sai farlo sempre, in casa o fuori. E’ una questione mentale. Non è facile entrare nella testa dei giocatori, ci stiamo mettendo tutta la buona volontĂ . Il tempo del rodaggio è finito. Ora bisogna macinare calcio e punti. Ad oggi non c’è questo gap incredibile in classifica, siamo tutti lĂ ed è un peccato non sfruttare certe situazioni”.Â
“Lodi marcato stretto a Reggio? Quando giochi con un centrocampo a tre ed un play come Ciccio, è normale che vengano a prenderlo ma se ci metto Welbeck è lo stesso. Esistono le rotazioni, non dare punti di riferimento in campo. A Reggio Bellomo si è messo su Lodi ma il gol è stato preso con la squadra schierata. Dopo hai avuto 90 minuti per riprendere la partita, ma tu non hai avuto la forza per riuscirci. Sì, tutte le nostre azioni dovrebbero passare da Lodi ma non gioca solo Lodi, ci sono alternative. Non giochiamo solo su Lodi quando lui è marcato. Abbiamo altre situazioni da sfruttare e questo in trasferta non lo facciamo. Non esiste un solo calciatore, sto cercando di farlo capire alla squadra”.
“A Reggio ho visto dei miglioramenti, sì. Nel senso che altre volte prendevamo 3-4 gol, invece in questo caso la partita è stata aperta fino alla fine perchè 2-3 occasioni le abbiamo avute rispetto alle precedenti trasferte. Quindi un piccolo miglioramento c’è stato, ma è poco per una squadra come la nostra. Io posso perdere ma devo macinare gioco, essere sempre presente e non perchè l’avversario si addormenta. Pretendo di macinare gioco, ci lavoriamo da quest’estate. Dopo 7 partite bisogna raccogliere i frutti”.Â
“Barisic? E’ piĂą un giocatore di fascia. Non so quanto minutaggio ha. E’ rientrato in settimana. Ieri ha fatto un tempo, 30-35 minuti li ha sopportati. Purtroppo ha avuto tanti infortuni. Idem Rossetti. Non siamo al 100%, ma mi aspetto comunque una grande partita da chi va in campo. Adesso ho bisogno di risposte, non posso piĂą aspettare. Dopo Avellino, a Potenza abbiamo avuto tre infortuni e non siamo mai entrati in partita. Da lì qualcosa è successo. Ad Avellino c’era attenzione, applicazione, cattiveria, facevamo girare palla senza paura. Dopo Potenza è scattato qualcosa che non riesco ancora a decifrare. Questo mi preoccupa. Ci vorrebbe una prestazione grande che spazzi via le paure. Giocatori esperti fuori casa non possono avere paura”.
“Di Molfetta? Sta giocando con qualche problemino ma non si tira mai indietro. Pinto? Mi aspetto tanto da lui. Non è quello visto finora, deve dare di piĂą a livello caratteriale. Domenica mi stava dando poco e l’ho sostituito, Biondi è entrato benissimo invece. Con personalitĂ , quello che serve per giocare a calcio. Non è piĂą tempo di compitini, dobbiamo uscire stremati dal campo. Leggo che squadra non corre. Non è vero, il problema è che noi corriamo con il culo all’indietro. Invece è quando abbiamo palla che dobbiamo correre. Noi corriamo piĂą degli altri, dati alla mano. E’ solo mentalitĂ . Questa manca fuori casa, dove ho bisogno di una crescita immediata. Noi ogni volta regaliamo qualcosa agli altri, invece dobbiamo essere uomini”.
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