La sconfitta rimediata ieri pomeriggio dal Catania sul campo della Vibonese ha prodotto come effetto immediato l’esonero di Andrea Camplone. Il tecnico abruzzese paga le 5 partite perse lontano dalle mura amiche, circostanze in cui la squadra rossazzurra ha sempre sbagliato approccio e incassato troppe reti (18). Il rendimento esterno negativo stride decisamente con l’ottimo ruolino di marcia casalingo, dove gli etnei hanno solo vinto e quasi sempre convinto in termini di prestazioni in campo.
L’ambizioso progetto di un Catania dall’identità “galeoniana” è naufragato perché la squadra allestita non è sufficientemente attrezzata per produrre quel tipo di gioco e disputare un campionato di vertice. Pesa l’età media elevata dell’organico, l’assenza di un leader difensivo, nonché di gioventù e dinamismo in mezzo al campo e manca qualcosa in avanti. A rendere il tutto più complicato, i tanti infortuni che hanno privato sin da subito l’allenatore di giocatori estrosi come Sarno e Lele Catania e di un affidabile rincalzo difensivo quale Saporetti.
Camplone lascia il Catania al nono posto in classifica con 15 punti (frutto di cinque vittorie in dieci gare di campionato con 18 gol fatti e 19 subiti e una media di 1.5 punti a partita), pagando qualcosa anche in termini comunicativi e di leadership sui giocatori.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***