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Niente da fare per il Catania. Continua la serie di risultati negativi in trasferta. Dopo le sconfitte di Potenza e Monopoli, i rossazzurri cedono l’intera posta in palio alla Reggina nel big match della 7/a giornata del girone C. Decide il gol di Corazza nelle battute iniziali dell’incontro. Risultato sbloccato dall’ex Piacenza sfruttando l’assist di Garufo e una dormita collettiva della difesa catanese. Botta dura da digerire per la formazione dell’Elefante che fatica a riorganizzarsi, commettendo una quantità industriale di errori in mezzo al campo.
La Reggina, sulle ali dell’entusiasmo, continua a spingere mantenendo un netto predominio territoriale nel primo tempo. Blondett e soprattutto Corazza creano altri presupposti interessanti, come al 28′ quando il direttore di gara annulla il 2-0 ai padroni di casa segnalando una posizione di fuorigioco tra le vibranti proteste. Prima dell’intervallo, finalmente i rossazzurri danno segnali di vita con Mazzarani che, su sponda di Di Piazza, impegna severamente Guarna che smanaccia in corner.
Ad inizio ripresa mister Camplone insiste sull’utilizzo del 4-3-3 inserendo Biondi e Curiale. Catania più propositivo con il neo entrato Curiale che, al 49′, in piena area di rigore cincischia un pò troppo divorandosi la rete dell’1-1. Pochi istanti più tardi ci prova anche Welbeck, ma Guarna para in due tempi la botta dell’italo-ghanese. C’è la reazione del Catania, gli amaranto però non stanno a guardare. Furlan sale in cattedra al 55′ respingendo il tiro di Bellomo da posizione favorevole. Un paio di minuti dopo, ancora Reggina pericolosa. Doppia occasione con Bellomo e Rivas ma Furlan si fa trovare pronto ed il Catania può tirare un sospiro di sollievo.
I calabresi sfiorano il raddoppio, poi, con Corazza che chiama due volte Furlan alla respinta. Camplone mescola le carte mettendo dentro il giovane Distefano, Llama e Dall’Oglio. Proprio l’argentino ha una buona opportunità al 79′ ma non viene sfruttata a dovere, per il resto la squadra di Toscano non soffre più di tanto la pressione etnea e difende il prezioso vantaggio fino al 95′, quando l’arbitro effettua il triplice fischio. Quarta vittoria di fila per la Reggina tra le mura amiche, terzo ko consecutivo per il Catania lontano dal “Massimino”.
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Solita vergogna in trasferta, non riusciamo assolutamente ad evitare le figuracce.Ma cosa fanno durante la settimana ? Giocano a carte invece di allenarsi? Sono senza dignità e poco professionali anche le squadre amatoriali farebbero meglio.Fate giocare la berretti almeno abbiamo una scusa a queste squallide prestazioni.Grazie alla Gloriosa Società, che è veramente inesistente.
Anche quest’anno sara la solita delusione?
Bisogna rimboccarsi le maniche e reagire subito,a partire da domenica si dovra’vincere a terni senza si e senza ma
Un altro pugno allo stomaco!
Ogni componente della squadra quando gioca in trasferta con molta leggerezza perde il
suo potenziale genetico , si dissocia con se stesso e con gli altri e così si crea il caos producendo
delusione e amarezze per i tifosi:
Credo che questi professionisti… del calcio hanno bisogno un forte strigliata da tutta la dirigenza e dal
nostro Presidente. Ogni hanno la stessa musica, che la situazione possa cambiare.
SEMPRE E PER SEMPRE FORZA CATANIA
Enzo
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